REGOLE

Airbnb incassa l’appoggio della Corte Ue: “Servizio digitale, niente vincoli in Europa”

Il parere consultivo dell’organismo europeo fa pendere la bilancia a favore della piattaforma nella polemica esplosa in Francia. L’azienda sotto accusa perché violerebbe le norme del mercato immobiliare

Pubblicato il 30 Apr 2019

L. O.

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Niente vincoli per Airbnb che, in quanto “digital service provider”, deve poter beneficiare di libera circolazione nei paesi europei. E’ questo il parere non vincolante dato dal consulente della European Court of Justice a seguito della denuncia fatta scattare da un’associazione turistica francese. La sentenza normalmente viene emessa fra i 2 e i 4 mesi dopo la consulenza.

Positiva la replica dell’azienda di home-renting che afferma di aver già fornito “una chiara panoramica delle regole applicate”. Secondo il tourism group francese Airbnb agisce come un agente immobiliare senza tuttavia averne le licenze, e di conseguenza infrange le normative sulla proprietà.

Non è la prima volta che la società si trova nel mirino per gli effetti sul business degli hotel, sul mercato turistico, degli affitti e sulla composizione sociale delle città. In particolare Parigi e Barcellona ​​temono che il successo di Airbnb trasformi alcuni quartieri in “Disneyland” solo per turisti, e chiedono una serie di restrizioni per le piattaforme.

La Francia è il secondo mercato di Airbnb dopo gli Stati Uniti. Parigi, una delle città più visitate al mondo, rappresenta il mercato “unico” più grande on circa 65mila case in catalogo.

Secondo l’avvocato generale della Corte Maciej Szpunar ogni restrizione dovrebbe essere presa in considerazione solo caso per caso.

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