PAGAMENTI DIGITALI

Apple Pay nel mirino della Ue, Vestager pronta ad aprire un’inchiesta

La commissaria Antitrust: “Ricevute numerose segnalazioni di potenziali comportamenti anti-concorrenziali. Agiremo di conseguenza”. Sul tavolo anche il dossier Spotify

Pubblicato il 08 Nov 2019

Antonio Dini

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Apple nel mirino dell’antitrust europeo. Il wallet digitale dell’azienda soffoca la concorrenza nel mercato dei pagamenti, secondo un elevato numero di denunce ed esposti inviate al Commissario europeo per la Concorrenza Margrethe Vestager.
Durante il Web Summit che si è tenuto a Lisbona questa settimana il Commissario ha dichiarato che la sua direzione riceve “numerose segnalazioni per comportamenti anti-concorrenziali dei pagamenti di Apple. La gente si sta rendendo conto che diventa sempre più difficile competere sul mercato dei pagamenti digitali facili».
Secondo la società di venture capital Loup Ventures, l’88% degli utenti di Apple Pay sono fuori dagli Stati Uniti. Apple Pay ha difficoltà a competere con WeChat e Samsung Pay, ma ha 383 milioni di utenti a livello globale, cioè più numerosi delle piattaforme come Google Pay e Amazon Pay.

La Commissione europea però sta portando avanti anche un altro dossier, nato da una denuncia di Spotify, avversario di Apple nel settore dello streaming della musica, relativamente ai termini contrattuali per usare il sistema di distribuzione centralizzato ed esclusivo di iOS, App Store, gestito da Apple.
Vestager ha detto che la Ue sta iniziando ad analizzare il dossier per valutare la risposta che Apple ha indirizzato all’antitrust europeo relativamente al reclamo di Spotify.

Apple è solo uno dei big del tech che sono nel mirino dell’antitrust europeo. Vestager non ha voluto commentare la notizia della recente acquisizione del produttore di apparecchi smart indossabili FitBit da parte di Google, dicendo solo che «In generale siamo preoccupati se le aziende si fondono a causa dei dati che posseggono».
Nel corso del suo precedente mandato Vestager ha avuto sempre una posizione molto dura verso le aziende americane, con multe di più di 9,5 miliardi di dollari solo contro Google negli ultimi due anni.

A luglio la Ue ha avviato una indagine per violazione delle regole antitrust contro Amazon a causa del suo doppio ruolo di piattaforma di vendita aperta e di venditore. Intanto Vestager ha confermato che la Commissione sta ricevendo le informazioni richieste relative al Marketplace di Facebook, che permette agli utenti di vendere prodotti sulla piattaforma.
Sul capitolo Libra, la criptovaluta che Mark Zuckerberg vorrebbe lanciare l’anno prossimo, Vestager ha confermato che «Abbiamo preoccupazioni abbastanza profonde su quale potrebbe essere l’effetto se Libra venisse effettivamente lanciata».

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