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Apple toglie il velo sui nuovi iPad. Ma il mercato boccia le novità

I nuovi iPad Air e Mini rinnnovano la “collezione” 2015. Analisti delusi: “concept” vecchio a prezzi troppo elevati

Pubblicato il 19 Mar 2019

Antonio Dini

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Apple ha annunciato con un semplice comunicato stampa e l’aggiornamento del suo sito l’arrivo di due nuovi modelli di iPad. Si tratta della nuova versione dell’iPad Air, la versione “consumer” dei tablet di Cupertino, con schermo che passa da 9.7 a 10.5 pollici, e il nuovi iPad mini, che non era stato più rinnovato dal 2015.
Entrambi i prodotti vedono un aggiornamento di processore (il modello A12 Bionic usato sugli attuali iPhone XS) e degli schermi, adesso con una resa dei colori più fedeli, oltre ad altri piccoli cambiamenti. Ma non è tanto quel che cambia ad aver attirato l’attenzione degli analisti, quanto quel che non cambia. A partire dalla compatibilità con l’accessorio per la creatività voluto fortemente da Tim Cook e Jony Ive: la Apple Pencil. Tuttavia, la prima generazione di Apple Pencil, che per essere caricata richiede una connessione diretta con la presa Lightning dell’iPad (“trafiggendolo” con un aggancio piuttosto poco pratico, oppure utilizzando il cavo dell’iPad stesso tramite un adattatore).

Inoltre, sia la nuova versione da 10.5 pollici che quella mini dell’iPad consumer utilizza la connessione Lightning per la ricarica (la stessa degli iPhone ma non più quella degli iPad Pro, che utilizzano invece la Usb C come i MacBook) ed ha ancora il tasto “home” meccanico, con una cornice attorno allo schermo più grande di quella utilizzata dagli stessi iPad Pro e iPhone, che hanno invece un design a “tutto schermo” con sblocco basato invece sul riconoscimento facciale tramite la doppia videocamera frontale Face ID.

La scelta di Apple che lascia perplessi gli analisti è quella di aver interrotto la possibile transizione alla Usb-C a metà. E, se gli iPad consumer mantengono la “vecchia” presa Lightning, allora probabilmente anche gli iPhone che verranno presentati il prossimo inverno avranno la stessa tecnologia di connessione.
A fare da contraltare a questa scelta conservativa, c’è il prezzo: iPad Air in tre colorazioni parte 569 nel modello solo WiFi con 64 Gb di memoria e arriva a 879 euro nel modello WiFi più LTE con 256 Gb di memoria, il massimo possibile (altra critica da parte degli analisti, che indicano invece la memoria del modello di punta dell’iPad Pro, da un terabyte).
L’iPad mini, sempre in tre colori, parte invece da 459 euro per il modello da 64 Gb solo WiFi e arriva a 769 per il modello Wifi più LTE con 256 Gb di memoria.

Oltre alla Apple Pencil prima serie (che costa 99 euro ed è compatibile sia per iPad Air che mini), adesso solo per iPad Air è disponibile anche la cover che fa da tastiera, la Smart Keyboard Folio, disponibile a 179 euro.
In questo momento la gamma iPad di Apple si presenta particolarmente “allungata”: iPad Pro con schermo da 12,9 pollici, con connessione Usb-C e compatibile con la seconda generazione di Apple Pencil (135 euro) ma non con la prima; iPad Pro con schermo da 11 pollici (Usb-C e Apple Pencil 2); iPad Air con schermo da 10.5 pollici e con presa Lightning e Apple Pencil 1; il vecchio iPad con schermo da 9.7 pollici e con presa Lightning, compatibile con Apple Pencil 1 (attualmente è l’iPad più economico, visto che parte da 359 euro); e infine il nuovo iPad mini con presa Lightning, compatibile con Apple Pencil 1.

Apple da anni, secondo i dati di Idc, domina il mercato dei tablet, che ha sostanzialmente reinventato con l’introduzione del primo iPad nell’ottobre del 2010: ha il 27% del mercato nel terzo trimestre di quest’anno fiscale (Idc) anche se il dato presenta un declino rispetto allo stesso periodo dell’anno prima di circa il 7%. Apple, tra l’altro, ha anche cessato di comunicare il volume delle vendite degli iPad, ma comunque il fatturato annuale degli iPad è in calo costante dal 2013, l’anno in cui gli schermi degli smartphone hanno cominciato a diventare sempre più grandi.
Secondo la stampa internazionale che segue le numerose indiscrezioni e i rumors sui futuri prodotti dell’azienda fondata da Steve Jobs con Steve Wozniak, a parte gli annunci di servizi della prossima settimana, quest’anno Apple deve presentare ancora molte novità: un Mac Pro modulare, tre nuovi telefoni, una nuova generazione di iPhone, aggiornamenti per tutta la gamma dei portatili e dei fissi all-in-one (gli iMac), una nuova generazione di Apple Watch e soprattutto le nuove cuffie AirPods 2 (assieme a un ipotetico modello alto di gamma con cancellazione del suono e copertura delle orecchie) assieme alla tecnologia di ricarica wireless di più apparecchi assieme chiamata AirPower, che doveva essere commercializzata già l’anno scorso e consentire di ricaricare sulla stessa base attiva un iPad, un iPhone, un Apple Watch 4 e la nuova generazione di custodie per gli AirPods (tra l’altro uno dei prodotti di maggior successo di Apple negli ultimi anni).

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