VITA DIGITALE

Assicurazioni sul cyber-risk, mercato da 100 milioni di euro

Le stime di Facile.it su una categoria di offerte ancora poco diffuse nel nostro Paese. Dal cybercrime alla perdita di dati, passando per lo stalking e il bullismo online: cosa coprono e come funzionano le polizze messe a punto dai principali player

Pubblicato il 01 Apr 2019

D. A.

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Le compagnie assicurative stanno mettendo a punto polizze sempre più avanzate per proteggere i privati dai rischi connessi all’uso di Internet: dal cyber bullismo alla perdita di dati personali in rete, passando per lo stalking online e la diffamazione sui social network, i pericoli legati alla vita digitale sono molteplici. In Italia il giro d’affari messo in moto dalle offerte che tutelano gli utenti da questi rischi, secondo le stime di Facile.it, potrebbe aggirarsi sui 100 milioni di euro l’anno.

“In Italia le polizze contro i cyber risk vengono generalmente proposte come garanzie accessorie all’interno di pacchetti legati alla casa con un costo che varia mediamente tra i 24 e i 40 euro l’anno”, spiega in una nota Lodovico Agnoli, Responsabile new business di Facile.it. “Si tratta di coperture ancora poco diffuse nel nostro Paese ma che potrebbero crescere significativamente nei prossimi anni, non solo in virtù di una maggiore consapevolezza dei rischi legati al web, ma anche perché alcune compagnie stanno iniziando a proporre queste assicurazioni come prodotti indipendenti e non più legati alla casa”.

Lo studio internazionale “Personal cyber insurance: Protecting our digital lives” ha d’altra parte evidenziato come, entro il 2025, il valore del mercato globale delle assicurazioni personali contro i cyber risk potrebbe addirittura superare i 3 miliardi di euro; dati che non devono sorprendere se si considera che le vittime del cybercrimine; solo in Italia e solo nel 2017, sono state 16 milioni. Ecco, in breve, cosa coprono e come funzionano queste polizze secondo Facile.it.

I limiti legati a cyber bullismo, online stalking e revenge porn

Nei casi in cui l’intestatario della polizza, o uno dei membri della sua famiglia, sia vittima di cyber bullismo, diffusione illecita di materiale personale, diffamazione o minacce online, l’assicurazione interviene assistendo il cliente nei processi in sede civile e penale o in via stragiudiziale al fine di ottenere la rimozione dei contenuti lesivi pubblicati e per richiedere l’eventuale risarcimento danni.

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Se l’azione intrapresa non porta a risultati concreti in tempi rapidi, alcune compagnie supportano l’assicurato con un team di esperti che si attiverà per inondare la rete con nuovi contenuti volti a disperdere e minimizzare la visibilità dei materiali lesivi pubblicati, mettendo in atto il cosiddetto flooding.

Alcune polizze contemplano anche la tutela in caso di cyber stalking. Attenzione però perché può capitare che queste coperture siano valide solo se a commettere l’illecito è una persona esterna al nucleo familiare. Se invece lo stalker o il cyber criminale è un membro stretto della famiglia, ma anche un ex marito o un ex fidanzato, allora la polizza potrebbe non essere attiva. Oltre alla copertura delle spese legali alcune polizze offrono anche un supporto di natura medica, andando a sostenere, nei limiti del massimale, le eventuali spese per cure psicologiche laddove la vittima manifesti disturbo post traumatico da stress.

Quando la tutela viene meno

È bene precisare che anche se la polizza è attiva, prevenzione, responsabilità e buon senso restano elementi imprescindibili – non solo per ridurre al minimo i rischi informatici – ma anche ai fini della validità stessa della copertura assicurativa. Le polizze cyber risk tutelano solo le vittime di azioni illecite online; se è l’assicurato a commettere un atto doloso, la copertura non è valida.

Attenzione però perché non serve necessariamente un’azione dolosa per vanificare la copertura: la polizza potrebbe non essere valida anche se la controversia nasce da materiali o informazioni diffusi online volontariamente dall’assicurato stesso. In casi di vittime minorenni, inoltre, l’assicurazione potrebbe non essere valida se la compagnia dovesse ravvisare una negligenza da parte dei genitori.

Come comportarsi con i personaggi pubblici

Nella maggioranza dei casi, le polizze per i rischi del web non tutelano se le controversie in atto sono con personaggi pubblici o del mondo dello spettacolo. Se questo vuol dire che i personaggi famosi devono tutelarsi in maniera diversa, bisogna anche che aspiranti troll, leoni da tastiera e haters facciano attenzione, perché, nel caso in cui si scaglino contro il Vip di turno con eccessiva acrimonia o veemenza, saranno loro e non la compagnia a dover far fronte ai costi di eventuali azioni legali intentategli dal personaggio famoso.

Combatttere il phishing studiando il dark web

Le polizze Cyber risk spesso offrono strumenti sviluppati per prevenire e ridurre al minimo i rischi online; si tratta di programmi specifici che proteggono l’assicurato, ad esempio, da virus e malware, da attacchi informatici da parte di hacker, dal phishing e dall’intercettazione dei tasti premuti sulla tastiera, tecnica spesso utilizzata dai male intenzionati che vogliono rubare le credenziali di accesso ai siti. Alcune compagnie assicurative si spingono oltre e, attraverso l’uso di programmi estremamente sofisticati, analizzano il web, e in particolar modo il dark web, con l’obiettivo di individuare eventuali usi fraudolenti dei dati personali dell’assicurato, avvisando in caso di possibili situazioni a rischio.

Prevenire la perdita di dati

Fotografie, video, documenti e altri contenuti digitali personali; i device sono diventati oggi veri e propri archivi dove conserviamo gran parte della nostra vita privata. In caso di perdita di questi materiali, l’assicurazione Cyber risk potrebbe essere una soluzione concreta per evitare di spendere molti soldi o, peggio, gettare al vento anni di ricordi; le compagnie mettono a disposizione dell’assicurato software specifici per il recupero dei dati persi e, qualora non sufficienti, coprono i costi di riparazione presso un centro specializzato. Le polizze, invece, non tutelano l’assicurato se nel device sono stati volontariamente installati software pirata che hanno danneggiato lo strumento.

Frodi e controversie negli acquisti online

Uno dei rischi più frequenti in rete è legato agli acquisti online; in questo caso la polizza Cyber risk offre un supporto nella risoluzione di controversie relative a inadempienze contrattuali. Attenzione però alla lista di beni che non sono coperti, perché in alcuni casi è molto lunga: tra le categorie di prodotti normalmente esclusi ci sono, tra gli altri, oggetti preziosi, oggetti intangibili con valore monetario (ad esempio azioni, obbligazioni o titoli) e prodotti digitali scaricati online. Sono escluse, anche, le controversie legate ad aste online e all’acquisto online di prodotti usati. È bene considerare, infine, che in alcuni casi la polizza è valida solo se il valore dell’oggetto acquistato è superiore a un importo compreso tra i 200 e i 400 euro.

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