STRATEGIE

Bbc, strategia digitale per battere Netflix & co

L’emittente britannica si affida al technology chief Matthew Postgate per rispondere alla concorrenza dei colossi del web e soddisfare le richieste del pubblico più giovane. Riflettori puntati sui device mobili

Pubblicato il 09 Apr 2015

Patrizia Licata

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Il web è ormai il canale preferenziale per molti utenti per accedere ai contenuti, anche a quelli televisivi, e l’emittente britannica Bbc si attrezza, trasformandosi in un “Internet-centric broadcaster”, come annunciato dal technology chief Matthew Postgate, il top manager assunto lo scorso luglio per guidare la trasformazione tecnologica del gruppo.

Nella prima intervista rilasciata dalla sua nomina, Postgate descrive le tappe del cammino intrapreso dalla Bbc per sposare il mondo della Tv con quello di Internet, adattandosi alle esigenze del digitale e del pubblico più giovane, che guarda la Tv e ascolta la radio via web sui device mobili. Questi nuovi trend impongono cambiamenti nel modo in cui la Bbc produce ed eroga i suoi contenuti, spiega Postgate, così da competere con le Internet companies, come Netflix e Amazon, che stanno conquistando porzioni del territorio prima saldamente controllato dai broadcaster.

“Sarà mio compito nei prossimi cinque anni posare le fondamenta perché la produzione della Bbc sia pensata innanzitutto per Internet (Internet-first)”, afferma Postgate. I gruppi dei media “devono apprendere dai cambiamenti di mercato se vogliono mettersi nella posizione per competere con le aziende nate nell’era digitale”.

Il Financial Times nota tuttavia che i poteri di Postgate per trasformare la Bbc potrebbero essere limitati, perché il suo ruolo è soggetto a influenze politiche e perché il suo compito è molto più complicato di quello che sembra – tanto che è stato descritto dalla stampa britannica come un “calice avvelenato”.

A dimostrazione di come la trasformazione della Bbc possa essere un percorso in salita, il FT ricorda che nel 2013 l’azienda ha annullato un progetto quinquennale da 100 milioni di sterline chiamato Digital Media Initiative, che era stato pensato per dare ai creatori dei programmi pieno accesso al suo archivio (ma che aveva ricevuto da alcuni parlamentari una dura critica). Tony Hall, direttore generale, aveva spiegato che era meglio abolire il progetto “ora anziché sprecare altro denaro per cercare di svilupparlo ulteriormente”. In seguito a questo episodio, John Linwood, ex technology chief della Bbc, fu sospeso e poi mandato via, anche se l’anno scorso ha vinto la causa che ha intentato all’azienda per licenziamento ingiustificato.

Postgate però è ottimista: afferma che la Bbc “ha imparato la lezione” e non ha più intenzione di intrapredere progetti “giganteschi, pluriennali, onnicomprensivi”; invece, “pensiamo alla tecnologia come a un processo agile e incrementale” – come dire, un passo alla volta, ma con un obiettivo certo: traghettare la Tv su Internet.

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