L'INTERVENTO

Buffagni: “Spingere innovazione nelle filiere e misure ad hoc per categorie di imprese”

Il vice ministro allo Sviluppo economico: “Stanziati altri 7 miliardi per Industria 4.0 e un miliardo in Fondo Innovazione, ma vera sfida è stimolare il matching fra startup e finanziatori per portare a terra obiettivi concreti”

Pubblicato il 14 Gen 2020

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Per sostenere lo sviluppo del digitale è necessario capire al meglio come declinare progetti e iniziative. Anche per valorizzare gli intangible asset”: lo ha detto il vice ministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni intervenuto alla presentazione dell’ “Osservatorio sull’impatto delle tecnologie nelle imprese”, dedicato al business 4.0, tenuto a battesimo oggi a Roma da Core-Sg in collaborazione con Il Sole 24Ore e che riunirà a Milano una cinquantina fra speaker e testimonial di vari settori nella prima due giorni in calendario l’11 e il 12 marzo come annunciato dal direttore del Sole 24Ore Fabio Tamburini.

Buffagni nel ricordare che “il Governo sul triennio ha stanziato ancora 7 miliardi di euro per la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese italiane” ha evidenziato la necessità di un confronto con il mondo delle imprese e gli stakeholder per “definire al meglio le misure future” e anche per “sviluppare politiche tenendo conto delle differenti tipologie di imprese”. Secondo il viceministro è “necessario spingere l’innovazione delle filiere per portare la digitalizzazione anche nelle imprese più piccole ancora al palo e su cui il Governo ha puntato con il nuovo piano di incentivi”. A tal proposito “i dati registrati con l’Osservatorio, ci indicheranno come indirizzare le risorse: sono qui per capire meglio quali sono le misure utili per rilanciare le imprese e come declinare le misure ad hoc”.

Determinante il ruolo del nuovo Fondo Innovazione che ha in pancia risorse per 1 miliardo di euro: “La vera sfida non è tanto assegnare i fondi quando stimolare il matching fra imprese che sviluppano innovazione e finanziatori per portare a terra obiettivi. Altrimenti i progetti restano sulla carta e non raggiungono i risultati preventivati”. Buffagni ha evidenziato nella mancanza di consapevolezza e conoscenza dei benefici derivanti dall’innovazione e dalla digitalizzazione l’ostacolo maggiore sul cammino: “Anche e soprattutto per questa ragione sono stati previsti 55 milioni per le spese destinate alle attività di consulenza in modo da consentire anche alle imprese più piccole di capire come impiegare i fondi a disposizione e partecipare a bandi e progetti nazionali e internazionali”.

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