IL CASO

Cashback, emendamento M5S anti-sospensione: “Posticipare al 2022”

La proposta di modifica presentata in Commissione Bilancio alla Camera da Cosimo Adelizzi: “Continuare a incentivare la digitalizzazione dei pagamenti e la lotta all’evasione deve essere una priorità per il Governo e per il Paese”

Pubblicato il 02 Lug 2021

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Recuperare il programma Cashback e tenerlo in vita fino al 31 dicembre. E’ la proposta avanzata dal M5S che in un sub-emendamento chiede che la sua sospensione, invece che dal 1° luglio 2021, venga spostata al 1° gennaio 2022 fino al 30 giugno 2022.

Le motivazioni della proposta

“In questo modo si darebbe continuità a un programma che funziona e che ha riscosso successo tra i cittadini, senza oneri rispetto allo stanziamento da 1,5 miliardi per il fondo ammortizzatori sociali” fa sapere in una nota il firmatario della proposta di modifica presentata in commissione Bilancio alla Camera al dl Sostegni bis, Cosimo Adelizzi, vicepresidente del comitato direttivo Camera del M5s. “Continuare a incentivare la digitalizzazione dei pagamenti e la lotta anti-evasione deve essere una priorità per il Governo e per il Paese”, aggiunge.

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La scelta del presidente del Consiglio Mario Draghi di congelare il programma Cashback è diventata un caso politico nella maggioranza. A favore i partiti del centrodestra, mentre contro la sospensione c’è, oltre al M5s, anche il Pd.

Pro e contro la decisione di Draghi

I deputati pentastellati della commissione Finanze snocciolano numeri che raccontano come in realtà in Cashback abbia funzionato.”Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni  di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati – spiegano – Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di  sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando”.

Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli auspica che “si possa tornare indietro su questa decisione” e spiega di averlo “detto e ripetuto ieri in cabina di regia”. ”Un errore la sospensione del Cashback che come strumento di incentivo all’utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all’evasione è stato perfetto. Chiederemo in Consiglio dei Ministri i motivi di questa decisione”, rincara la dose la ministra grillina Fabiana Dadone, seguita a stretto giro dai deputati del M5S in Commissione Finanze alla Camera.

Ma sia fonti di governo che del Mef assicurano che Draghi sarebbe “deciso a tirare dritto”, “resta la sua linea” e nuovi vertici “non sono in programma, dubito ce ne saranno”.

”La sua sospensione è un errore e un pessimo messaggio”, twitta l’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Mentre per Carla Ruocco,  presidente M5s della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario,  “eliminarlo è folle”, visto che “ha obbligato i negozianti furbetti a  mettere il Pos, ha aiutato gli anziani ad attivare lo Spid e una carta alla Posta. Ha sostenuto i nostri giovani”.

Ma le aziende vanno avanti

Nonostante lo “stop”, alcune aziende vanno avanti con le loro inizative. Tra queste Vodafone che ha lanciato Happy Cashback, una nuova iniziativa senza costi aggiuntivi dedicata ai clienti consumer iscritti a Vodafone Happy o con attivo il servizio a pagamento Happy Black o Happy Black Limited Edition.

Mentre chi si iscriverà a Satispay nel mese di luglio con il codice promo Cashback, una volta completata l’iscrizione, avrà diritto fino al 31 dicembre 2021 a un Cashback del 10% per acquisti nei negozi fisici convenzionati con Satispay e aderenti all’iniziativa, fino a un massimo di 150 euro, in linea con quanto previsto per il piano che aveva già conquistato milioni di italiani.

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