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Cereda (Ibm): “In Italia è il digitale la vera emergenza”

Il presidente e Ad della filiale italiana: “Serve creare una regia unica e un focus ad hoc su questo tema”. Annunciata l’inaugurazione in primavera dei nuovi Ibm Studios di Milano

Pubblicato il 18 Feb 2019

L. O.

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“La vera emergenza in Italia è il digitale”. Lo dice il presidente e amministratore delegato di Ibm Italia Enrico Cereda, che oggi a Milano ha presentato gli Ibm Studios. “Ci troviamo in un contesto difficile non solo per l’Italia, ma anche sul fronte internazionale – dice Cereda -: dalla questione Brexit, al tema dazi tra Usa e Cina fino al rallentamento dell’intera economia con riflessi anche sui dati di crescita del nostro Paese. Anche i prossimi anni saranno difficili, ma se io guardo all’Italia vedo diversi punti di forza: la ricchezza privata che non è seconda a nessuno, la manifattura e le esportazioni. Oltre alla nostra capacità di problem solving”, spiega Cereda. “Contemporaneamente – sottolinea – sentiamo parlare di tantissime emergenze: infrastrutturali, la giustizia, la pubblica amministrazione. La vera emergenza è quella del digitale: penso alle possibilità di utilizzo della tecnologia per evitare catastrofi, all’efficienza che possiamo creare nel mercato sanitario, a quello che si può fare all’interno dei processi della pubblica amministrazione che sarebbe in grado di fare un salto quadruplo, o ancora al turismo”. Il digitale “potrebbe risolvere tantissimi problemi, servirebbe creare una regia unica e un focus particolare su questo tema”, conclude il presidente e amministratore delegato di Ibm Italia.

Gli Ibm Studios saranno, dice l’azienda, “casa di vetro” dell’innovazione: apriranno  a primavera a Milano (in piazza Gae Aulenti). Rivisitazione dell’attuale Pavilion, la struttura prevede un impegno finanziario di 40 milioni di euro in 9 anni: realizzato dall’architetto Michele De Lucchi, disporrà di 4mila mq di superficie e vi opereranno duemila consulenti per aprire alle imprese la porta di intelligenza artificiale, blockchain, cloud, Internet of Things, security e quantum computing.

Diviso in tre aree specifiche, l’Ibm Studios si inserisce all’interno della strategia AcceleraItalia che l’azienda dedica alla trasformazione digitale italiana “facendo leva – fa sapere Ibm – sulla tecnologia, le competenze e i luoghi fisici”.

“La struttura – spiega Enrico Cereda – sarà aperta a chiunque desideri avere un ruolo da protagonista nel cambiamento di cui questo Paese ha bisogno. Viviamo, infatti, un momento storico senza precedenti in cui le tecnologie esponenziali possono semplificare i processi burocratici, favorire l’efficienza, tracciare i prodotti del made in Italy offrendo così linfa al rapporto di fiducia con i consumatori. Oggi siamo in grado offrire nuova energia in ogni settore e sostenere il lavoro di qualunque tipo di professionista. E tutto ciò applicando soluzioni di intelligenza aumentata, frutto della collaborazione tra persone e tecnologia”.

Tre le aree specifiche della nuova struttura: Ibm Cloud Garage, Strategy&Design Lab e Ibm Client Center che, unite, costituiranno un vero e proprio innovation journey.

Ibm Cloud Garage identifica un centro di sperimentazione per lo sviluppo di applicazioni in cloud e, al tempo stesso, una metodologia che combina approcci innovativi come Design Thinking e Agile. Parte di una rete di hub fisici aperti in tutto il mondo, il Garage stimola le aziende, di ogni tipo e settore, a dare corpo all’innovazione. Da un lato favorendo la collaborazione tra product manager, architetti software e professionisti, dall’altro sviluppando strategie e prototipi su modelli pubblici e ibridi di cloud che mettono a disposizione il potenziale dell’intelligenza artificiale e dei dati.

Nella parte dedicata allo Strategy&Design Lab, i team lavoreranno per creare esperienze personalizzate e servizi per ogni tipologia di industria con una specializzazione in tecniche di co-creazione, capaci di rispondere alle necessità di imprenditori e professionisti. Il concept nasce con il preciso scopo di fornire alle aziende gli stimoli, le competenze e la passione per reinventarsi agevolando il cambiamento culturale e tecnologico. In che modo? Attraverso l’analisi avanzata e una profonda comprensione delle esigenze dei clienti, passando poi ad un approccio orientato alla progettazione. Un processo che mescola tra loro scienza, tecnologia e pensiero creativo.

L’Ibm Client Center è l’espressione locale di un network europeo composto da 16 strutture e rappresenta il luogo di incontro e scambio di esperienze tra business e culture differenti. Questo sarà anche il luogo più popolare e aperto della struttura, quello destinato a dare rilievo non solo alle iniziative di Ibm ma anche a quelle di tutto l’ecosistema allargato capace di contribuire all’innovazione del Paese. Il piano terra dello Studios, infatti, si pone a cavallo tra la piazza Gae Aulenti e la Biblioteca degli alberi recentemente inaugurata. Un ponte ideale tra tecnologia e ambiente, innovazione e sostenibilità, con l’attitudine di unire queste diverse e imprescindibili anime del nostro tempo. Un luogo, quindi, destinato a fronteggiare una delle sfide più importanti di quest’epoca: l’equilibrio tra intelligenze, biologica ed artificiale.

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