L'INIZIATIVA

Coronavirus, editori in campo: “Disponibili 2 milioni di piattaforme di e-learning”

L’Aie rende noti i dati sugli oggetti didattici digitali immediatamente attivabili, presenti nei libri di testo adottati nelle scuole. “L’emergenza può diventare occasione per accelerare sull’innovazione didattica”

Pubblicato il 02 Mar 2020

Female students learning computer programming
Side view of group of female students coding on laptops in a computer lab. Teacher pointing at the computer screen.

Gli editori scolastici in campo per la scuola a distanza. Con lo stop alle lezioni in classe per migliaia di studentesse e studenti a causa delle misure di prevenzione contro il Coronavirus – Covid 19, l’Associazione Italiana Editori (Aie) ricorda che “già oggi sono numerose le piattaforme per la didattica a distanza a disposizione gratuita delle scuole di ogni ordine e grado e proprio questa emergenza può essere un importante banco di prova per rafforzarne la diffusione e l’utilizzo”.

Sono oltre due milioni gli oggetti didattici digitali subito attivabili perché presenti nei libri di testo già adottati nelle scuole – spiega Giovanni Bonfanti, vicepresidente di Aie e presidente del gruppo Educativo -. Classi virtuali che consentono al docente di dialogare con gli studenti in modo telematico, esercizi e laboratori interattivi, carte navigabili, laboratori di apprendimento cooperativo, video lezioni sono alcune delle modalità innovative di apprendimento disponibili a docenti e studenti”.

“Come la nostra associazione ha scritto al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina – prosegue Bonfanti – siamo a totale disposizione del mondo della scuola per affrontare questa emergenza, oggi ancor più che in passato. Sono infatti già in funzione moltissime piattaforme per l’apprendimento, la verifica delle nozioni apprese, il confronto e il lavoro collaborativo tra le ragazze e i ragazzi anche quando questi non si trovano tutti nella stessa aula”.

Ad oggi, la totalità dei libri adottati nelle scuole italiane ha una versione digitale con contenuti interattivi aggiuntivi, senza costi ulteriori per gli utenti. Tre docenti su quattro utilizzano strumenti digitali per la didattica almeno una volta alla settimana.

“Quello che adesso è necessario – conclude Bonfanti – è fare in modo che le studentesse e gli studenti, più di quanto non succeda già adesso, prendano confidenza con questi strumenti e li utilizzino appieno, sfruttandone ogni potenzialità. Da questo punto di vista, l’emergenza che ci troviamo a fronteggiare può anche essere una opportunità per farci fare un salto di qualità come sistema Paese, attivando percorsi virtuosi di innovazione per cui come editori abbiamo creato i presupposti, fornendo le piattaforme tecnologiche necessarie”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Argomenti trattati

Aziende

A
aie

Approfondimenti

C
coronavirus
E
e-learning
S
scuola

Articolo 1 di 3