LA SOLUZIONE

Coronavirus, in Cina un’app per gestire il rischio contagio

Pechino traccia chi è a rischio infezione, e per contenere la diffusione del virus mette in campo il “dedector di contatti ravvicinati”, che è in grado di allertare i singoli utenti nel caso si siano avvicinati a persone infette

Pubblicato il 12 Feb 2020

Antonio Dini

coronavirus

Il virus partito dalla provincia del Wuhan entrando praticamente in tutte le altre province cinesi ha contagiato più di 40mila persone (almeno, i casi noti) e ucciso oltre 1.000 persone (qui il link alla mappa interattiva). Il governo cinese, tra le varie misure di cura, contenimento e profilassi, ha realizzato anche una app che consente tracciare i movimenti delle persone e segnalare agli utenti se sono vicini a persone che potrebbero essere state contagiate dal coronavirus.

Secondo fonti cinesi l’app, che è stata realizzata dalla Commissione nazionale salute di Pechino, avrebbe visto la collaborazione di svariate agenzie statali.

Il “detector di contatti ravvicinati” è disponibile da domenica sugli store cinesi. Bisogna scansionare un codice QR con app come QQ o WeChat, molto popolari in Cina, e registrarsi per nome, cognome, numero di telefono e numero di identità per poter avere accesso alle informazioni relative al proprio rischio personale di essersi trovati vicini a persone che potrebbero essere infette dal coronavirus e quindi, essere stati infettati a loro volta.

La Commissione nazionale per la salute del governo cinese definisce come “contatto ravvicinato” la situazione in cui qualcuno si sia trovato vicino a qualcun altro che sia infetto o sospetto di essere stato infettato. Questo include anche i casi potenziali, come i famigliari o chi presta le prime cure ai contagiati, oppure i passeggeri e i membri dell’equipaggio di un aereo o di un treno sul quale si sospetta che ci sia stato un caso di esposizione al virus.

L’app, una volta inserito il numero di telefono e fino a tre diversi numero di identità personale, fornisce una valutazione sulla prossimità con persone contagiate o sospettate di esserlo. Se l’app segnala che c’è il rischio di contagio, consiglia di restare a casa e di entrare immediatamente in contatto con le locali autorità sanitarie.

È un nuovo approccio da parte di Pechino per cercare di utilizzare il suo sistema di sorveglianza digitale per contenere il coronavirus e impedire una pandemia fuori controllo. Il virus adesso è arrivato praticamente in tutte le province cinesi, colpendo più di 40mila persone (i casi acclamati) e uccidendone 900 (anche qui, i casi riconosciuti di morte da coronavirus) ed è anche diventato un fenomeno che si è esteso oltre i confini cinesi.

Ma quello della salute non è l’unico aspetto ad essere diventato di rilevanza mondiale. Anche l’impatto sulle fabbriche cinesi, che hanno un ruolo chiave in una serie di settori della produzione delle multinazionali di tutto il globo, sta diventando sempre più serio, con il rischio di ritardi nella produzione di beni soprattutto del comparto tecnologico e in alcuni casi anche cali sostanziali nei volumi della produzione.

Alla creazione della app hanno collaborato con il ministero della Salute anche il ministero dei Trasporti, le ferrovie statali cinesi e l’amministrazione dell’aviazione civile cinese (CAAC).

In Italia il ministero della Salute ha attivato una task force e un numero di pubblica utilità(1500) e aperto sul sito una pagina con aggiornamenti costanti sulla situazione.

Per maggiori informazioni si possono visionare i report aggiornati OMS (che contengono anche immagini e grafici degli andamenti aggiornati giornalmente) sul sito di WHO, oppure le linee guida ufficiali WHO per prevenire questa malattia.

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