EMERGENZA Coronavirus

Coronavirus, in Corea del Sud decine di app e software in campo

Gli sviluppatori creano soluzioni ad hoc dedicate a tenere traccia della diffusione del virus con proiezioni e aggiornamenti quartiere per quartiere. Samsung in allarme: primo caso di contagio in uno stabilimento produttivo

Pubblicato il 24 Feb 2020

Patrizia Licata

coronavirus

La Corea del Sud alle prese con l’emergenza coronavirus risponde con le mappe online che aiutano a tracciare la presenza di persone contagiate e le aree con i casi più numerosi. Lo scopo è aiutare i cittadini a evitare le zone a rischio e contenere la diffusione del virus. Si tratta di siti web e app mobili, come Coronamap.live e Wuhanvirus.kr, creati da sviluppatori software privati, non da aziende o amministrazioni pubbliche.

Le autorità di Seul hanno confermato che i casi sono saliti in una settimana a 833, con 8 decessi. Il governo fornisce giornalmente bollettini dettagliati sui contagi, includendo non solo il numero delle persone infette ma anche il loro sesso, la zona di residenza e i percorsi abituali: ciò ha permesso agli sviluppatori di creare siti a loro volta molto dettagliati, anche se la rapidità della diffusione dell’epidemia rende difficile aggiornare la mappa dei contagi.

Coronamap.live, 300mila visite al giorno

Sul sito Coronamap.live, che ha come sottotitolo “Guarda dove puoi girare in sicurezza”, con un click gli utenti possono vedere se ci sono casi noti di coronavirus nel loro quartiere. Molti cittadini consultano la mappa per proteggersi tenendosi lontani dale aree dove si concentrano le infezioni.

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A dar vita al sito è stato il 19enne diplomato in informatica Ryan Jun-seo Hong. Il giovane ha detto che il suo sito viene visitato ogni giorno da 300mila persone. La diffusione dei contagi è veloce e Hong è costretto a fare le ore piccole per aggiungere le 600 nuove aree “da evitare”. La mappa è interattiva e offre tre lingue: coreano, cinese e inglese. Hong usa i dati sia dei bollettini del governo sia dei media. “Metto insieme varie fonti per creare gli aggiornamenti e includo anche i commenti degli utenti”, ha detto Hong all’agenzia Reuters.

Wuhanvirus.kr, una mappa globale

Il sito Wuhanvirus.kr è invece stato sviluppato da Kwon Young-jae e da sua moglie Ju Yeun-jin. Anche per loro la rapida crescita dei contagi rende il compito di aggiornare le informazioni estenuante: il loro sito mostra in tempo reale le nuove infezioni, il numero di decessi e dei pazienti guariti, non solo in Sud Corea ma in tutto il mondo. “Ci sono decine di nuovi pazienti al giorno, è un lavoraccio”. Per la Corea del Sud questo sito segnala ben 843 casi e 8 decessi; per l’Italia 212 casi con 4 decessi, ma le ultime notizie Ansa parlano di 219 contagi e 5 vittime.

Un contagio nella fabbrica di Samsung

Una delle città coreane con più casi di coronavirus è Daegu; non lontano da qui, nella cittadina di Gumi, si trova una fabbrica di smartphone di Samsung dove è stato confermato un caso di coronavirus. L’intero stabilimento è stato chiuso per alcuni giorni e riaperto stamattina. Il reparto dove lavora il dipendente contagiato rimarrà invece chiuso fino al 25 febbraio. Inoltre, i colleghi che sono stati in contatto con il lavoratore sono stati messi in quarantena e verranno sottoposti al tampone per verificare se sono stati contagiati, ha reso noto il colosso dell’elettronica.

La fabbrica di Samsung a Gumi rappresenta una piccola porzione nella produzione totale di smartphone dell’azienda; la maggior parte della produzione si svolge in Vietnam e in India.

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