OXFORD ECONOMICS

Data sharing, meno costi più vantaggio competitivo: il business “interconnesso” vale oro

Il 47% delle organizzazioni che ha adottato l’approccio “olistico” ha visto diminuire le spese e il 38% ha aumentato la fidelizzazione dei clienti. Ma sono ancora troppo poche le aziende passate all’azione

Pubblicato il 21 Set 2020

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Quanto i big data possono contribuire a spingere il business aziendale? Quali sono concretamente i vantaggi del business “interconnesso”, ossia dell’approccio “olistico” nella gestione della strategia e dell’operatività? A offrire una panoramica della situazione sul mercato globale è lo studio Beyond the Crisis: How Interconnected Businesses Exhibit Leadership and Resiliency” (cliccare qui pe scaricare lo studio) realizzato da Sap in collaborazione con Oxford Economics attraverso interviste a 3.000 executive aziendali globali di 10 settori durante l’inizio della pandemia di coronavirus, tra marzo e maggio 2020.

L’approccio, noto come pensiero sistemico, richiede che ogni parte di un’organizzazione, inclusi i suoi partner e clienti, utilizzi informazioni in tempo reale basate su dati di alta qualità e affidabilità – spiegano gli analisti -. E dallo studio si evince che il pensiero sistemico rappresenti un’area prioritaria per i manager. Molti degli intervistati hanno affermato di stare gestendo processi in ottica end-to-end, facilitando la collaborazione tra funzioni diverse e focalizzandosi sulle condizioni ambientali e l’eccellenza nella governance, ma la maggior parte del campione sta ancora lavorando per creare un’organizzazione realmente interconnessa”.

All’interno del campione, infatti il 25% delle organizzazioni ha affermato che la comunicazione, la condivisione dei dati e la gestione dei processi sono completamente integrate, a differenza del 21% che ha affermato che queste funzioni sono in qualche modo o completamente isolate.

Numerosi i vantaggi indicati dagli intervistati come risultato dell’integrazione dei processi di diverse funzioni aziendali: il 47% delle organizzazioni che ha processi di business integrati tra alcune funzioni cita la riduzione dei costi e della spesa; il 38% delle organizzazioni che ha integrato le aree per la gestione dei talenti e del personale cita come vantaggio una maggiore fidelizzazione dei dipendenti; il 53% delle organizzazioni che ha integrato la raccolta dei dati e le attività di analisi indica una migliore capacità di prendere decisioni informate.

Dare la priorità all’esperienza dei dipendenti è un imperativo: il 72% dei responsabili intervistati afferma infatti che la cultura aziendale ha un impatto positivo sulla capacità di sviluppare e fornire migliori prodotti o servizi.

“Abbiamo scoperto che la maggior parte degli intervistati ha adottato alcune misure per integrare i processi di business in parti specifiche delle proprie organizzazioni, ma dev’essere ancora fatto un lavoro di integrazione per coprire tutta l’azienda”, sottolinea Edward Cone, Editorial Director di Oxford Economics. “Fare questo passo verso la completa interconnettività contribuirà notevolmente ad aiutare le aziende a rispondere alle sfide in rapida evoluzione e a essere pronti ad assicurare crescita e sviluppo alla propria azienda”.

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