SCENARI

E-commerce, colpo di acceleratore: il Covid anticipa la crescita di 5 anni

Per i negozi fisici le perdite del secondo trimestre sono del 75%, mentre il commercio elettronico è cresciuto del 26%. Per non sparire gli store dovranno puntare sull’omnichannel

Pubblicato il 02 Set 2020

Patrizia Licata

Us retail index 2020

Il boom dell‘e-commerce innescato dalla pandemia di Covid-19, che ha costretto milioni di persone in lockdown e forzato la chiusura dei negozi fisici, è un fenomeno già noto. Ma ora lo U.S. Retail Index compilato da Ibm prova a quantificare in modo diverso questa crescita: negli Stati Uniti equivale a un colpo di acceleratore di cinque anni sulla crescita dell’e-commerce prevista prima del coronavirus.

I dati di Ibm indicano, dunque, che si sta verificando un declino molto più rapido per i grandi magazzini e i negozi fisici: nel primo trimestre del 2020, le vendite di questi retailer sono diminuite del 25% e nel secondo trimestre sono crollate del 75%, mentre l’e-commerce è balzato del 26%. Per l’anno intero, le perdite previste per il retail fisico superano il 60%; sul lato opposto, per l’e-commerce si stima una crescita di quasi il 20%.

Cambia la priorità nelle categorie di acquisto

La pandemia ha anche ridefinito le categorie merceologiche considerate essenziali dai consumatori. L’abbigliamento ha perso di importanza, ovviamente, durante il lockdown; anche adesso che molti lavoratori e studenti proseguono l’attività da casa non è rilevante. Al contrario, categorie come la spesa di generi alimentari, di alcolici e di materiali per piccole ristrutturazioni e riparazioni domestiche sono cresciute del 12%, 16% e 14% rispettivamente.

I negozi fisici devono diventare omnichannel

Il report di Ibm suggerisce che l’unica soluzione per i negozi fisici per restare competitivi è spostarsi rapidamente verso strategie di vendita omnichannel. Dovranno incoraggiare le visite ai loro negozi tramite servizi come il “compra online e ritira in negozio” (“buy online and pickup in store” o Bopis) e dovranno ampliare l’offerta di servizi ship-from-store.

La dimostrazione sta nei risultati dei grandi supermercati e catene retail come Walmart e Target, che vendono e distribuiscono in modalità omnichannel: entrambe le aziende hanno riportato questo mese utili in forte crescita grazie agli investimenti in e-commerce fatti già negli anni scorsi. Così la pandemia ha garantito a Walmart un balzo delle vendite online del 97% nello scorso trimestre, mentre Target ha stabilito il record di crescita degli ordini evasi in uno stesso giorno: +273% nel secondo trimestre.

Ovviamente tenere testa ad Amazon non è facile: la piattaforma e-commerce di Jeff Bezos ha largamente beneficiato dello spostamento degli acquisti verso il digitale, mettendo a segno nell’ultimo trimestre una crescita dei ricavi del 40% e utili record.

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