LA DECISIONE

E-commerce, l’Antitrust avvia procedimento nei confronti di StockX

Nel mirino dell’Autorità le pratiche commerciali scorrette. Sotto la lente l’assenza di indicazioni sul venditore, la garanzia legale di conformità, il diritto di recesso, e la scarsa trasparenza sul prezzo

Pubblicato il 19 Mag 2021

Roberto Rustichelli

L’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di StockX, gestore del sito stockx.com/it-it, che permette agli utenti di acquistare e vendere beni di consumo, soprattutto scarpe da ginnastica, streetwear, articoli da collezione, prodotti elettronici, borse e orologi.

L’avvio del procedimento è stato disposto per accertare la sussistenza di presunte condotte scorrette. Sotto la lente dell’Autorità presideuta da Roberto Rustichelli (nella foto) è finita in particolare l’assenza di indicazioni sul venditore, sulla garanzia legale di conformità e sul diritto di recesso. Per la piattaforma di e-commerce l’Agcm ipotizza anche un’ingannevole presentazione del prezzo di vendita dei prodott.

Le contestazioni dell’Agcm

Le presunte condotte scorrette su cui è avviato l’accertamento, spiega l’Agcm in una nota, riguardano:

a) la totale assenza, nel corso del processo di offerta/acquisto dei prodotti commercializzati sulla piattaforma, di qualsiasi indicazione sull’identità del venditore. Si tratta di una circostanza che potrebbe indurre a considerare la piattaforma stessa la controparte contrattuale del consumatore;
b) l’ingannevole presentazione del prezzo di vendita dei prodotti, visto che StockX non indica, fin dall’inizio del processo di offerta/acquisto, l’ammontare delle commissioni di elaborazione richieste agli acquirenti che di solito appaiono addebitate ai consumatori e vengono aggiunte al prezzo inizialmente indicato;
c) l’assenza di chiarezza delle informazioni circa: i) l’identità dei professionisti che operano sulla piattaforma in qualità di venditori; ii) i loro recapiti (indirizzo, fax, telefono, ecc.), quando disponibili, per consentire al consumatore di contattarli rapidamente e di comunicare in modo efficace; iii) la garanzia legale di conformità e il diritto di recesso, che non consentono ai consumatori di individuare ed esercitare agevolmente i propri diritti contrattuali.

StockX, come un mercato azionario dell’e-commerce

Fondata a Detroit, Michigan, nel 2016, la startup StockX è un marketplace online dove si svolgono aste tra venditori e compratori. StockX gestisce la piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta e le transazioni e guadagna una commissione sulle operazioni di compra-vendita. Chi vende spedisce gli articoli acquistati ai magazzini di StockX, dove i prodotti vengono ispezionati e autenticati e, passata l’ispezione, spediti ai compratori. Il prezzo degli articoli è variabile secondo un modello simile a quello del mercato azionario. Le sneakers sono il prodotto più commerciato.

L’Agcm e la multa a Google

Nei giorni scorsi l’Antitrust italiano ha comminato a Google una sanzione da 100 milioni di euro per abuso di posizione dominante. L’Agcm imputa al colosso del Web – in particolare alle società Alphabet Inc., Google Llc e Google Italy Srl – la violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea.

Attraverso il sistema operativo Android e l’app store Google Play, Google detiene una posizione dominante che le consente di controllare l’accesso degli sviluppatori di app agli utenti finali”, ha scritto l’Agcm nel provvedimento.

Secondo quanto accertato dall’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli, Google non ha consentito l’interoperabilità dell’app JuicePass di Enel X Italia con Android Auto, una specifica funzionalità di Android che permette di utilizzare le app quando l’utente è alla guida nel rispetto dei requisiti di sicurezza e di riduzione della distrazione. JuicePass – puntualizza l’Autorità in una nota – consente un’ampia gamma di servizi funzionali alla ricarica dei veicoli elettrici, che vanno dalla ricerca di una colonnina di ricarica alla gestione della sessione ricarica passando per la prenotazione di una colonnina; quest’ultima funzione garantisce l’effettiva disponibilità dell’infrastruttura una volta che l’utente l’abbia raggiunta.

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