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Gucci sempre più digital first, al debutto gli store Luxury Pavilion su Alibaba

La “maison” rafforza la propria strategia per contrastare il calo di entrate dovuto alla pandemia. Inaugurazione il 21 dicembre per il primo dei due negozi virtuali monomarca: platea potenziale da 750 milioni di utenti

Pubblicato il 18 Dic 2020

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Strategia digital first per Gucci. La maison, di proprietà del gruppo francese Kering, sbarca con due negozi online monomarca nel Luxury Pavilion di Alibaba grazie all’accordo con la piattaforma Tmall del gruppo, per conquistare gli utenti cinesi.

Il primo digital flagshipstore Gucci – moda e pelletteria – debutterà il 21 dicembre, per offrire agli oltre 750 milioni di utenti della piattaforma cinese l’opportunità di sperimentare e acquistare articoli delle collezioni Gucci, dalla pelletteria al ready to wear dagli accessori agli orologi e ai gioielli. L’apertura del secondo flagship store – cosmetici – gestito dal license partner Coty, e dedicato ai prodotti Gucci Beauty è invece prevista per febbraio 2021.

“Gucci ha investito in maniera strategica e sistematica in un approccio ‘digital first’ a livello globale, che include la creazione di un ecosistema digitale solido in Cina. L’annuncio di oggi rappresenta il passo successivo della nostra strategia e consente di offrire alla nostra clientela in Cina un’esperienza di e-commerce sicura, autorizzata e personalizzata su Luxury Pavilion di Tmall, in collaborazione con Alibaba”, ha spiegato l’ad e presidente di Gucci, Marco Bizzarri.

Strategie per contrastare la crisi

Il debutto si inserisce nella strategia dei marchi di fascia alta che cercano di invertire il calo delle entrate a causa della pandemia di coronavirus.

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La Cina, dove i consumatori acquistano molto di più con le app mobili che negli Stati Uniti o in Europa, quest’anno si è rivelata una risorsa per i marchi di beni di lusso, con vendite in aumento nel corso del 2020.

I clienti cinesi rappresentavano già circa il 35% degli acquisti di beni di lusso prima della pandemia e ora si prevede che rappresenteranno quasi la metà delle vendite globali di vestiti, borse e gioielli di fascia alta entro il 2025, secondo Bain.

I marchi di lusso, più reticenti a vendere i loro prodotti online, sono stati costretti dalla pandemia a spostare più attività sul web, anche tramite terze parti. Si rivolgono anche ai consumatori più giovani che dovrebbero guidare il recupero post-Covid.

Gucci ha il proprio sito web cinese, gucci.cn, ed è presente su tutte le principali piattaforme di social media cinesi, inclusi Weibo e WeChat.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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