RISCHI INFORMATICI

Elezioni 2022, scatta l’allarme cybersecurity. Il “vademecum” per i senatori

I Questori del Senato in vista del voto: “Serve maggiore prudenza”. Nel manuale le “istruzioni” per password sicure e informazioni in grado di scongiurare furti di identità e truffe

Pubblicato il 12 Ago 2022

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”Maggiore prudenza” nell’uso dei mezzi informatici. Soprattutto in vista delle elezioni del 25 settembre. E’ l’invito rivolto dai Questori del Senato Antonio De Poli, Paolo Arrigoni e Laura Bottici che in un’email sollecitano i senatori a un ”approccio consapevole” degli strumenti tecnologici mettendoli in guardia dai rischi cyber e inviando loro una sorta di ‘vademecum’ sulla Sicurezza informatica e i pericoli della rete.

Serve un approccio consapevole

”Nella nostra attività quotidiana, l’uso di strumenti informatici è divenuto sempre più frequente e lo scambio digitale di informazioni irrinunciabile – scrivono, a quanto apprende l’agenzia AdnKronos, i tre Questori rivolgendosi ai colleghi – Ciò impone una maggiore prudenza nell’uso di tali mezzi, soprattutto in questo periodo che precede la tornata elettorale del 25 settembre, come peraltro sottolineato dal presidente del Senato nel corso del Consiglio di Presidenza del 2 agosto scorso”.

La sicurezza informatica non può essere affidata esclusivamente a strumenti tecnici ma richiede un approccio consapevole da parte degli utenti stessi, annotano i Questori: ”Il Collegio dei senatori Questori ha sempre posto grande attenzione ai temi della cybersicurezza”, sottolineano i tre Questori inviando ”un documento contenente alcuni consigli pratici per un uso sicuro degli strumenti informatici”.

Cosa contiene il vademecum

Il manuale spiega come scegliere password sicure, su app e social network, informazioni sui pericoli di internet per evitare di incappare in malware o truffe per il furto di identità, mail e sms sospetti.

Il ‘warning’ arriva dopo il recente allarme lanciato dal Copasir, presieduto dal senatore Adolfo Urso, e sembra raccogliere le proposte avanzate proprio dal Comitato che negli ultimi tempi ha avanzato proposte e acceso un faro sulle forme di disinformazione e di ingerenza straniere, anche con riferimento alle minacce ibride e di natura cibernetica. Un tema al centro di due lettere inviate dal Copasir ai presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico.

L’allarme lanciato dal Copasir

In una prima missiva il presidente del Copasir metteva in guardia il parlamento italiano dalle forme di ingerenza straniere, che divengono “ancora più intense ed accentuate con l’avvicinarsi delle consultazioni elettorali”, e che in Germania si sono concretizzate con una violazione dei “sistemi informatici del Bundestag” e “una esfiltrazione di informazioni dalla posta elettronica dei parlamentari tedeschi già nel 2015” ma “anche in tempi più recenti”.

In quell’occasione il Copasir ricordava l’avvicinarsi della consultazione elettorale in Italia affidando ai presidenti delle due Camere ”ogni valutazione in ordine a eventuali misure di carattere tecnico ed organizzativo volte a contrastare il possibile verificarsi di tali circostanze anche nel caso del Parlamento italiano” ricordando che spesso gli attacchi cyber fanno leva sulla ”non sufficiente preparazione sul piano tecnologico, procedurale del soggetto attaccato o su una scarsa consapevolezza da parte degli utilizzatori dei sistemi informatici”.

Ai ”rischi di possibile ingerenza esterna diretti a condizionare la stessa campagna elettorale”, il presidente del Copasir ha fatto riferimento anche più recentemente in una seconda missiva indirizzata a Casellati e Fico sottolineando la necessità che, nonostante lo scioglimento anticipato delle Camere e l’avvio della campagna elettorale, ad agosto il Comitato resti ”pienamente operativo e pronto ad attivarsi”.

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