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Facebook tocca il massimo storico, vale 100 miliardi di $

Nuovo record per il titolo del social network che va verso quota 42 dollari per azione. Traina la trimestrale e la possibilità di nuovi ricavi generati dall’advertising mobile

Pubblicato il 27 Ago 2013

F.Me.

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Facebook tocca un nuovo massimo storico, superando la soglia dei 100 miliardi di dollari di capitalizzazione. Ieri lunedì 26 agosto il titolo del social network ha chiuso con un rialzo dell’1,9% a 41,34 dollari , dopo aver toccato i 41,94 dollari, praticamente il massimo dal giorno della quotazione a Wall Street il 18 maggio del 2012. Facebook ha guadagnato quasi il 60% dopo i conti trimestrali lo scorso 24 luglio. In questo contesto gli investitori sono ottimisti sulle nuove possibilità di ricavi che il social network può raccogliere dalla pubblicità sui dispositivi mobili.

La trimestrale, che ha visto utili e ricavi superiori alle attese, ha dato la spinta giusta a Facebook. I profitti al netto di voci straordinarie hanno toccato quota 488 milioni di dollari, o 19 centesimi per azione contro i 14 stimati dal mercato. I ricavi sono invece balzati del 53% a 1,18 miliardi di dollari. L’aspetto più interessante deriva da un’analisi proprio dei ricavi: quelli prodotti su dispositivi mobili hanno rappresentato il 41% del totale, più del 30% dei tre mesi prima. “Uno degli aspetti che emerge da questo trimestre è che il modello pubblicitario associato a News Feed funziona”, ha dichiarato il direttore finanziario David Ebersman. Quanto agli utenti, quelli attivi ogni giorno sono arrivati a quota 699 milioni, un +27% su base annuale. Gli iscritti a Facebook ma attivi su base mensile sono arrivati a 1,15 miliardi, un +21% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Anche in questo caso, l’aspetto più interessante arriva dall’uso del social network su smartphone e tablet: gli utenti attivi mensilmente attraverso dispositivi mobili hanno raggiunto gli 819 milioni di unità, un balzo del 51% rispetto al secondo trimestre del 2012. Insomma, lo spostamento del giro d’affari dai computer tradizionali al comparto mobile sta avvenendo.

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