LO STUDIO

Gartner: sicurezza IT, più investimenti nonostante la crisi

La spesa mondiale arriverà a circa 60 miliardi di dollari entro il 2012, per poi toccare gli 86 miliardi nel 2016

Pubblicato il 14 Set 2012

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Si spenderà sempre più per la sicurezza IT nel mondo. Lo sostiene un’indagine di Gartner, centro internazionale di ricerche sulle nuove tecnologie, specificando che entro il 2012 la spesa mondiale in questo settore arriverà a circa 60 miliardi di dollari, per poi toccare gli 86 miliardi nel 2016.

In media il 45% degli esperti del settore intervistati dagli analisti di Gartner hanno detto che, per la fine dell’anno, si aspettano un aumento del budget per la sicurezza, il 50% è invece convinto che rimarrà uguale e soltanto il 5% ritiene che diminuirà.

Ad avvertire un maggiore bisogno di protezione del proprio lavoro e dei propri dati sono soprattutto le regioni emergenti. “La prolungata crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti e l’Europa ha avuto un certo impatto sulle spese per la sicurezza nell’IT, ma si è fatta sentire meno su Paesi emergenti come Brasile, Cina e India” ha spiegato Ruggero Contu, direttore delle ricerche della Gartner.

Secondo gli studiosi, la richiesta di prodotti e servizi in questo settore è indotta dal persistente clima di minacce informatiche e dai crescenti attacchi ai sistemi di sicurezza che, con il tempo, si sono evoluti e sono diventati più sofisticati.

I segmenti di mercato della sicurezza IT che crescono a ritmo maggiore sono l’IT outsourcing (managed security services) , la sicurezza della web Gateway (in pratica il router o il modem) e la gestione delle informazioni e degli eventi (Siem).

In un certo numero di mercati-chiave sta emergendo la necessità di servizi di sicurezza per il cloud e, sempre secondo Gartner, questo specifico comparto dovrebbe registrare una crescita superiore alla media.

Sottolineando che, dai circa 55 miliardi di dollari del 2011, quest’anno la spesa per la sicurezza ha fatto un balzo in avanti di 5 miliardi, Lawrence Pingree, ricercatore, si dice convinto che l’andamento resterà positivo “nonostante i rischi di ulteriori turbolenze economiche”. E sostiene che il trend di crescita delle infrastrutture per la sicurezza passerà dal 9% del 2011 all’11% del 2013.

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