MANOVRA 2022

Impresa 4.0, scendono a 900 milioni le risorse per la Nuova Sabatini

Nell’ultima versione della legge di Bilancio taglio della dote finanziaria che nella prima bozza ammontava a 1.080 milioni. Credito di imposta prorogato al 2025 nella misura del 20% per investimenti fino a 2,5 milioni e del 10% fra i 10 e i 20 milioni

Pubblicato il 12 Nov 2021

F. Me

industria 4.0 Polimi

Ritocchi alla Nuova Sabatini nell’ultima versione della legge di Bilancio. Le correzioni al testo prevedono un taglio delle risorse: si passa da 1080 milioni fino al 2026, stabilito nella prima versione, ai 900 milioni fino al 2027. Passo indietro anche sul meccanismo di erogazione dei contributi statali che abbattevano il tasso di interesse dei finanziamenti bancari per l’acquisto o il leasing di beni strumentali e software. Viene infatti ripristinata l’erogazione in più quote e la possibilità di ricevere tutto in un’unica volta se il finanziamento supera i 200mila euro.

Sbloccato il bonus investimenti al Sud ma non oltre il 2022.

Il credito di imposta per i beni strumentali digitali (ex iperammortamento) attualmente in vigore fino al 2022 viene prorogato al 2025 (con coda a giugno 2026 per le consegne): il bonus sarà del 20% per investimenti fino a 2,5 milioni e del 10% oltre i 10 milioni e fino a 20. Si tratta di un dimezzamento rispetto alle aliquote previste per il 2022. Per quanto riguarda il credito di imposta in R&S viene prorogato fino al 2031 ma con aliquota ridotta dal 20% al 10% con tetto innalzato però a 5 milioni.

Le altre partite relative alla politica industriale, come spiega Il Sole 24 Ore, sono rimandate all’esame delle Camere. In lista d’attesa ci sono i contratti di sviluppo, il fondo Ipcei per i progetti che hanno portata europea come quelli reaktivi ai chip e al cloud  e le risorse per l’aerospazio.

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