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Industria 4.0, Draghi: “Il piano va esteso e reso facilmente fruibile”

Nel discorso di replica alla Camera il presidente del Consiglio accende i riflettori sulle misure di sostegno alle Pmi. “Necessario rafforzare la manifattura e renderla competitiva”. Ma bisognerà abbattere corruzione e riformare PA e Giustizia per attrarre investimenti e spingere lo sviluppo. Sarà la volta buona?

Pubblicato il 18 Feb 2021

draghi

Bisogna estendere e rendere facilmente fruibile il piano nazionale della Transizione 4.0 per accompagnare le imprese nel processo di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale”:  è quanto ha annunciato il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel discorso di replica alla Camera.

Accesso al capitale, internazionalizzazione, investimenti per rafforzare la manifattura e renderla competitiva, potenziamento del credito di imposta, ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno, i principali ingredienti della ricetta Draghi. A cui si aggiungono tutela del made in italy e la concorrenza ad armi pari. “L’impegno del governo è totale”, ha detto il neo presidente del Consiglio.

Per attrarre gli investimenti e favorire lo sviluppo ci si dovrà però difendere dai fenomeni corruttivi. “La corruzione è fattore disincentivante sul sistema economico”. E la trasparenza della PA “è presupposto logico, base per la responsabilità. Bisogna garantire accesso alle informazioni da parte dei cittadini, in un virtuoso rapporto di collaborazione che veda rispettato il principio del coinvolgimento attivo della cittadinanza”. Last but not least la “semplificazione dei procedimenti amministrativi” e “azioni innovative per la giustizia”, due delle riforme chiave che l’Italia attende da sempre e costantemente annunciate come prioritarie da tutti i governi che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni ma mai portate a compimento. Sarà la volta buona?

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