LA RISOLUZIONE

Intelligenza artificiale, l’Europarlamento chiede tutele

I consumatori vanno protetti: servono algoritmi imparziali e l’introduzione di meccanismi di revisione delle decisioni automatizzate. Vanno aggiornate anche le norme su sicurezza

Pubblicato il 12 Feb 2020

Patrizia Licata

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Le tecnologie dell’intelligenza artificiale (Ai) e dei processi decisionali automatizzati (Adm) pongono importanti sfide, soprattutto relative alla protezione dei consumatori. È per questo che il Parlamento europeo ha adottato oggi, in vista della presentazione da parte della Commissione europea delle nuove regole per l’economia digitale, una risoluzione non legislativa che affronta i numerosi aspetti connessi con la diffusione di queste tecnologie avanzate.

Nel testo approvato, il Parlamento accoglie con favore il potenziale dell’Adm nel fornire servizi innovativi e migliorati, compresi i nuovi servizi digitali come assistenti virtuali e chatbot. Tuttavia, secondo i deputati, quando i consumatori interagiscono con un sistema automatizzato, dovrebbero essere sempre adeguatamente informati “su come contattare un essere umano dotato di potere decisionale e come sia possibile controllare e correggere le decisioni”.

Inoltre, il Parlamento afferma che: “gli esseri umani devono sempre essere responsabili, in ultima istanza, delle decisioni prese nell’ambito di servizi professionali”, come le professioni mediche, forensi e contabili e del settore bancario.

La risoluzione, approvata per alzata di mano, sarà trasmessa al Consiglio dell’Ue (Stati membri) e alla Commissione, affinché tengano conto delle proposte su Ai e Adm. La Commissione ha annunciato che presenterà le sue proposte sull’intelligenza artificiale il 19 febbraio (la bozza della nuova strategia europea è stata anticipata nei giorni scorsi da CorCom).

Solo dati di qualità, no alla discriminazione nei prodotti

Al fine di proteggere i consumatori da effetti avversi dell’impiego di tecnologie di Ai e di processi decisionali automatizzati l’Europarlamento chiede anche di utilizzare solo dati di alta qualità e algoritmi imparziali e di introdurre strutture di revisione per rimediare a possibili errori nelle decisioni automatizzate, incluso un rimedio specifico per le decisioni automatizzate che sono permanenti.

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I deputati chiedono alla Commissione europea di presentare nuove proposte per aggiornare le norme sulla sicurezza per i prodotti abilitati all’Ai (come macchinari e giocattoli) per informare i consumatori sull’utilizzo corretto di tali prodotti e sulla protezione dai danni, e i produttori sui loro obblighi. Anche la Direttiva sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, adottata più di 30 anni fa, dovrebbe essere rivista per adattare concetti come “prodotto”, “danno”, “difetto” e le regole sull’onere della prova.

Secondo la legislazione Ue, i commercianti devono informare i consumatori quando il prezzo dei beni o dei servizi è stato personalizzato sulla base di Adm e della profilazione del comportamento dei consumatori, ricordano i deputati, che chiedono alla Commissione di monitorare attentamente l’attuazione di tali norme. L’Ue deve inoltre garantire che gli Adm non siano indebitamente utilizzati per discriminare i consumatori in base a nazionalità, luogo di residenza o ubicazione temporanea.

Bruxelles pronta a cambiare le regole per il mondo digitale

Il piano di azione che la Commissione europea presenterà il 19 febbraio mira a rendere l’Europa leader nell’economia digitale. Si punta a creare un ecosistema basato su tre pilastri: tecnologie per le persone, economia digitale equa e sostenibile e società digitale sostenibile. In vista ci sono una revisione delle norme antitrust, la tassazione per le aziende del digitale (web tax), la governance dei dati, un piano contro le fake news e la presentazione di un libro bianco sull’Ai.

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