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Intelligenza artificiale, Pichai: “Non è una bomba, ma è legittimo averne paura”

Per il numero uno di Google spetta alla stessa industria tecnologica costruire “guardail etici”: “Ma porterà grandi vantaggi, a lungo termine”

Pubblicato il 13 Dic 2018

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Sì, la paura dell’Intelligenza artificiale è legittima. Ma l’industria tecnologica può autoregolamentarsi. Lo ha detto il numero uno di Google, Sundar Pichai, in un’intervista al Washington Post: le aziende che stanno lavorando a progetti in questo ambito, ha spiegato il top manager, quindi dovrebbero prendere in considerazione fin dall’inizio gli aspetti etici della questione assicurandosi che le intelligenze artificiali non possano danneggiare le persone.

Pichai ha sottolineato la “profonda responsabilità” che l’azienda sente in questo ambito, riconoscendo che “una tecnologia così potente solleva questioni altrettanto potenti rispetto al suo utilizzo”. In questo senso, la posizione dell’ad è quella per cui le aziende dovrebbero “autoregolamentarsi”.

Questo perché i nuovi strumenti di AI che costituiscono la “spina dorsale” di servizi come le auto senza conducente e gli algoritmi di rilevamento di malattie, richiedono una serie di “guardrail etici” che vanno impostati fin dalla prima fase di sviluppo,.

Tuttavia, a differenza di visioni altamente critiche come quella sostenuta da Elon Musk, che ha recentemente paragonato la tecnologia AI alle bombe nucleari, Pichai ritiene che a lungo termine l’AI possa portare enormi benefici all’umanità.

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