IL REPORT INTESA SANPAOLO

Distretti industriali driver di ripresa: investire su e-skills e trasferimento tecnologico

Competence center, digital innovation hub e Its e Corporate Academy via italiana per sviluppare un sistema innovativo. La fotografia scattata dalla direzione Studi e Ricerche dell’istituto

Pubblicato il 22 Apr 2021

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Le imprese distrettuali, in modo particolare le piccole e medie, possono vincere la sfida del digitale e del green, sfruttando le risorse del Next Generation Eu e contribuendo al rilancio dell’economia. E’ quanto emerge dal rapporto della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sulle imprese distrettuali. Sul fronte del digitale, nei distretti già prima della pandemia era in crescita l’incidenza di Ict e ricerca e sviluppo sul totale degli acquisti di beni e servizi, salita nel 2019 al 4,1%, grazie al traino della meccanica (7,1%). I processi di digitalizzazione hanno subito un’accelerazione nel 2020, soprattutto nel lavoro a distanza e nei distretti. Restano ritardi tra le imprese più piccole.

Nella meccanica le imprese che adottano soluzioni 4.0 hanno importanti ritorni in termini di miglioramento della qualità (84% delle imprese), aumento della velocità di produzione (73%), flessibilità e personalizzazione della produzione (71%), riduzione dei costi (59%). Chi produce macchinari 4.0 in 8 casi su 10 dichiara di poter aumentare la redditività della manutenzione sulle macchine vendute. Anche l’ambientale ha assunto un ruolo sempre più rilevante negli ultimi anni.

Nei distretti l’incidenza di imprese con impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile e beneficiari degli incentivi del Gestore Servizi Energetici è pari complessivamente all’11,8% (il 14% in più rispetto alle aree non distrettuali). La crescita degli investimenti green si è accompagnata a un progressivo sviluppo tecnologico: tra le imprese distrettuali italiane la quota di brevetti green sul totale è salita al 6,3%.

Il ruolo della formazione

Formazione e trasferimento tecnologico, secondo l’analisi di Intesa Sanpaolo, sono le due chiavi per favorire l’accelerazione degli investimenti nel digitale e nel green. Competence Center (Cc), digital Innovation Hub, Istituti Tecnici Superiori (Its) e Corporate Academy possono rappresentare la via italiana per sviluppare un sistema innovativo ed educativo che risponda alla domanda di tecnologia (digitale e green) e di capitale umano da parte delle imprese italiane.

Nel Rapporto si descrivono i primi anni di attività degli otto Competence Center italiani. La vocazione tecnologica di ognuno di loro è legata alle specificità dei territori in cui sono inseriti, essendo consorzi composti da enti di ricerca già attivi localmente. Un approfondimento è poi dedicato agli Its.

Dal 2010 al 2020 sono stati attivati in Italia 1.631 percorsi che hanno coinvolto complessivamente 41.086 studenti. I risultati finora conseguiti sono positivi: nelle aree ad alta intensità distrettuale l’84,1% dei diplomati è occupato a 12 mesi dal diploma e il 94,4% di questi utilizzano in azienda le competenze acquisite.

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