I FONDI

La Regione Lazio rilancia il pre-seed: sul piatto altri 4 milioni

Le risorse destinate a startup innovative e spin-off della ricerca. Riserva da 1 milione per progetti finalizzati alla gestione dell’emergenza Covid-19 e dei suoi impatti economici e sociali

Pubblicato il 23 Set 2020

Antonio Dini

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La Regione Lazio rilancia il Pre-Seed. La regione sostiene “le nuove idee innovative che diventano giovani imprese” grazie ad azioni mirate come il bando “Pre-Seed” del Fondo Por-Fesr 2014-2020, che sostiene la creazione e il consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e le iniziative di spin-off della ricerca.

Le nuove risorse quindi ammontano a 4 milioni di euro per le startup innovative e gli spin-off della ricerca. Lo stanziamento totale ammonta ora a 8 milioni, con una riserva di 1 milione per progetti finalizzati alla gestione dell’emergenza coronavirus e dei suoi impatti economici e sociali.

I risultati sono tangibili. A fronte di 611 domande pervenute, di cui 453 da startup e 158 da spin-off, sono 137 i progetti innovativi finora approvati e il bando è aperto fino a esaurimento delle risorse disponibili.

“Abbiamo voluto rifinanziare con altri 4 milioni– ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico Paolo Orneli – questo bando per noi fondamentale. L’intento è quello di renderlo un strumento strutturale, uno sportello sempre aperto a disposizione di chi vuol far nascere e consolidare nuove realtà imprenditoriali capaci di diffondere nel tessuto economico laziale i frutti della ricerca generati dall’ecosistema laziale dell’innovazione, che è fatto di università, centri di ricerca e incubatori e acceleratori pubblici e privati di altissimo livello”.

Con questo bando la Regione Lazio sostiene le prime fasi di avviamento della creazione di startup innovative, il “pre-seed” appunto, per aiutarle a consolidare le loro idee di business. Un’azione mirata anche a rafforzare il legame tra il mondo della ricerca e le imprese, attraverso la promozione di spin-off. In questo modo si avvicinano le idee e le novità di una nicchia al sistema consolidato delle imprese tradizionali, a cui le startup, fatte di innovatori, maker, talenti e creativi, possono offrire il loro prezioso contributo che è spesso non sfruttato.

“Un meccanismo, quello del trasferimento tecnologico – dice l’assessore –, che può avere conseguenze di grande importanza nella vita quotidiana di tutti; da qui la scelta di destinare una quota significativa dell’avviso a progetti che contribuiscono a dare soluzioni ai problemi insorti in questi mesi con l’epidemia di coronavirus”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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