SELF DRIVING CAR

Auto a guida autonoma, Alibaba chiede la licenza in California

AutoX, la startup californiana finanziata dal colosso cinese, scende in pista per sfidare la rivale Waymo controllata da Google

Pubblicato il 05 Dic 2019

Antonio Dini

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Il guanto della sfida. La seconda richiesta di una licenza per testare la self driving car senza autista di backup a bordo, dopo quella di Waymo del gruppo Alphabet (che controlla Google), è a sorpresa di AutoX, startup californiana finanziata dal colosso dell’e-commerce cinese Alibaba.

Se AutoX riceverà il permesso, potrà testare le sua auto a guida autonoma senza un guidatore di backup a bordo, ma monitorate a distanza da un autista di controllo remoto. Un passo avanti nella gara per portare su strada i primi servizi di consegna e i primi taxi “driverless”.

Sino a questo momento, come detto, solo Google, tramite la controllata di Alphabet, Waymo, è riuscita a tanto. AutoX è molto più piccola di Waymo da un punto di vista economico ma anche tecnologico e di personale. Tuttavia, è la prima di un gruppo di oltre 60 aziende che stanno premendo per ottenere licenze e iniziare una fase di test approfondito. “Dopo tre anni di sforzi – ha detto Jewel Li, il responsabile delle operazioni dell’azienda – riteniamo di avere una tecnologia molto potente e sicura per il pubblico”.

La gara per le auto che si guidano da sole negli Usa è serrata e vede una platea di avversari piuttosto eterogenea: dall’unità Cruise di General Motors a Uber, che lavora ai suoi sistemi di guida autonoma, per arrivare a decine di altre aziende hi-tech che stanno cercando di approcciare il problema considerato uno dei principali vettori di crescita e trasformazione della società dei prossimi anni. Tutti quanti però hanno forti difficoltà a mantenere le promesse di risultato e rispettare i piani di sviluppo e crescita. Fare auto che si guidano da sole è molto difficile, a quanto pare.

Dietro ad AutoX ci sono Alibaba ma anche Dongfeng Motor Group, altro colosso cinese. L’azienda è stata fondata dal professore di Princeton Jianxiong Xiao, specialista in apprendimento automatico relativo ad oggetti 3D, computer vision e robotica. L’azienda ha sede a Hong Kong e sino a questo momento ha raccolto 143 milioni di dollari. Arrivano da investitori vari e AutoX ha già 100 RoboTaxi in test in dieci città nel mondo, tra Cina (ad esempio Shenzhen e Shanghai) e gli Usa a San Jose, nel cuore della Silicon Valley.

Tra le altre aziende che stanno seguendo la strada di questo tipo di test ci sono anche Tesla, Lyft e Cruise, società controllata di General Motor, oltre a Uber. Altre aziende con delle autorizzazioni parziali sono Zoox e Pony.ai, con dietro Sequoia Capital ma anche Toyota e Hyundai.

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