STRATEGIE

L’italiana Gellify continua a espandersi: è la volta del Medio Oriente

Inaugurata una sede a Dubai, nel distretto Internet City. Obiettivo: l’offerta di un approccio integrato alla community di investitori, startup e imprese locali accelerando il trasferimento tecnologico

Pubblicato il 31 Mar 2020

L. O.

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Più forza allo scambio tecnologico Europa-Medio Oriente fra innovatori del B2B. E’ questa la scommessa di Gellify che apre una sede a Dubai, nel distretto Internet City, con l’obiettivo di fornire alla community di investitori, startup e imprese un approccio unico e integrato, l’azienda con sede centrale in Italia si qualifica in Medio Oriente come autostrada internazionale per il trasferimento tecnologico e l’interscambio di tecnologie all’avanguardia delle startup B2B tra l’Europa e il Medio Oriente.

Covid-19, i talks nella app Explore

Inoltre, in risposta alla pandemia globale Covid-19, l’azienda gestisce sulla app Explore l’iniziativa “Future-Proof Your Organization with ‘Black Swan’ Capabilities“, ovvero “Metti a prova di futuro la tua organizzazione, sviluppando competenze per fronteggiare il ‘Cigno Nero'”: esperti di Gellify e relatori esterni parleranno di come le tecnologie innovative possano contribuire a creare un’economia più resiliente e sostenibile.

Tutte le sedi di Gellify

Terza sede dopo quelle già presenti in Italia e Spagna, Gellify Middle East contribuirà a rivoluzionare il business delle aziende della regione e le accompagnerà nel diventare più competitive nell’era digitale. La società agisce allo stesso tempo come investitore, venture capital, advisor per la crescita delle organizzazioni, partner per il cambiamento della cultura organizzativa e consulente per le startup e la trasformazione digitale – mettendo a disposizione di tutti i portatori di interesse una piattaforma dedicata alla community dell’innovazione e una proposizione di valore basata su metodi e risorse comprovate.

Supporto alla digital transformation

“Abbiamo visto l’esigenza e l’opportunità di creare una nuova ondata di economia in Medio Oriente che ha un certo potenziale nel definire la direzione per il futuro – dice Fabio Nalucci, Ceo e Founder del Gruppo Gellify -. Facendo leva sulle nostre startup tecnologiche B2B, sulla ricerca, sulla nostra esperienza e competenze per la trasformazione digitale e sulla nostra community, siamo in grado di accompagnare sia il settore pubblico che privato a rendere concreta la propria roadmap digitale. Abbiamo investito circa 15 milioni di euro in Italia, Regno Unito e Spagna e prevediamo di replicare questi risultati nei prossimi tre anni anche in Medio Oriente, scalando il nostro modello e competenze a livello globale”.

Così funziona la “gellificazione”

Il successo dell’azienda si basa sul programma di crescita delle startup B2B del portafoglio che è unico nel suo genere, chiamato “gellificazione”. Simile al processo chimico che prevede la trasformazione di una sostanza in una forma solida con l’aiuto di un agente ‘gellificante’, Gellify connette un’idea imprenditoriale (aria) con il mercato (passaggio allo stato liquido), quindi applica processi innovativi per ottenere redditi positivi (gel), fino ad accompagnare la startup allo stadio maturo in vista della exit (solido).

Gellify ha inoltre creato una community chiamata Explore che mette in contatto imprenditori, innovatori e professionisti su qualsiasi dispositivo digitale ed in cui avvengono iniziative che si alternano tra il mondo fisico e quello digitale. Disponibile per il download da App Store e Google Playstore, la app è un potente motore di crescita che infonde alle aziende le più avanzate tecnologie delle startup e le competenze di Gellify.

“I Paesi del Medio Oriente stanno sviluppando le proprie nazioni con l’intento di far crescere le imprese e la popolazione, immaginando il futuro della regione come un hub internazionale e il luogo migliore in cui vivere e lavorare – dice Massimo Cannizzo, Ceo e Co-founder di Gellify Middle East -. Gellify crede fermamente in questa ambizione ed è entusiasta di poter contribuire all’ecosistema che stabilirà la direzione per il futuro che – come stiamo imparando in questi giorni – farà leva sulla tecnologia più che mai, per consentire e proteggere la salute e il patrimonio da eventi dirompenti.  Dei fondi d’investimento raccolti dal Gruppo, un terzo verrà investito nella costituzione di un team locale e per potenziare le startup del Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) e consentire loro di crescere a livello internazionale.  Siamo entusiasti nell’avviare i nostri progetti in Medio Oriente, partendo dagli Emirati Arabi Uniti per poi espanderci in Arabia Saudita. Tra i progetti è inclusa la creazione di un Phygital Hub che verrà utilizzato come hub e spazio per eventi in cui la business e tech community potrà fare rete e scambiare idee”.

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