IL BILANCIO

Open fiber, ricavi e redditività in crescita

Nel 2019 la società ha visto salire il fatturato da 114 milioni a 186 milioni e registrato un Ebitda pari a 37 milioni a fronte di un dato negativo di quasi 18 milioni. Investimenti a 1.059 milioni di euro contro gli 876 del 2018. Ma le perdite aumentano a 117 milioni

Pubblicato il 03 Set 2020

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Ebitda e ricavi in aumento per Open Fiber. Secondo quanto riportato da Business Insider, che ha consultato il bilancio depositato alla Camera di Commercio, nel 2019 l’azienda ha registrato ricavi in aumento da 114 milioni a 186 milioni e una redditività pari a 37 milioni  a fronte di un dato negativo di quasi 18 milioni del 2018. Aumentano però le perdite che passano dada 97,32 milioni a circa 117 milioni di euro

Nel 2019, l’indebitamento finanziario netto di Open Fiber è quasi raddoppiato passando da 835,6 milioni a 1,6 miliardi di euro.

Nel verbale d’assemblea ordinaria del 26 giugno scorso, depositato alla Camera di Commercio, si legge inoltre che è stato deciso di riportare a nuovo l’intera perdita da 116,9 milioni riportata nel 2019. Intanto, nella lettera agli azionisti contenuta nel bilancio del 2019, i vertici di Open Fiber, Franco Bassanini ed Elisabetta Ripa, sottolineano che “l’Unione europea ha riconosciuto nel nuovo Codice delle Comunicazioni elettroniche la valenza del modello di business wholesale only che abbiamo scelto fin dalla nostra fondazione. Anche nel 2019 abbiamo stretto accordi commerciali con un numero operatori – di tlc e non – interessati a utilizzare la nostra infrastruttura”. Inoltre, scrivono i vertici, “di fronte alle grandi complessità che l’epidemia di coronavirus ha posto alle famiglie, alle imprese e alle istituzioni, il nostro progetto assume un valore ancora più grande e un’importanza strategica per il Paese”.

Flussi di cassa, attuali e dei prossimi tre anni, e investimenti fatti per la fibra saranno al centro della due diligence che si farà per preparare AccessCo, su Open Fiber e su FiberCop. Saranno presi in considerazione i numeri di bilancio ma non solo, servirà guardare anche i dati prospettici. Il metodo dei multipli (earning value fratto ebitda), normalmente applicato per le fusioni e acquisizioni, non si può applicare infatti a Open fiber perchè – spiegano gli analisti – non tiene conto degli investimenti che l’operatore wholesale ha fatto ma che ancora non si riflettono in termini di clienti acquisiti e quindi di ebitda (32 milioni di euro nel 2019).

Nel 2019 Open Fiber, si legge nel bilancio, ha investito 1.059 milioni di euro (876 nel 2018) che porta il totale degli investimenti fatti per sviluppare la rete a 2,365 miliardi di euro. Il flusso di cassa poi è raddoppiato da un anno all’altro, passando da 104,69 milioni a 208 milioni.

Rapportando la valutazione che ha dato Macquarie di 7 miliardi per l’earning value all’ebitda, si otterrebbe infatti un multiplo folle di 217 volte ma sicuramente non sarà questo il criterio che gli adviser useranno, probabilmente preferendo altre metodologie, come per esempio il Dcf (Discounted Cash Flow) che correla il valore aziendale alla capacità di produrre un livello di flussi finanziari adeguato a soddisfare le aspettative di remunerazione di un investitore, è guarda molto più in là nel tempo. Stesso metodo, verrà applicato quindi per valutare FiberCop in modo da rendere omogenei e raffrontabili i valori.

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