LE NORME

PA, Bongiorno stringe sulle impronte digitali: “Via libera entro febbraio”

Attesa per l’ok della Camera al ddl Concretezza. La ministra: “Sarà una svolta epocale. Dipendenti pubblici soddisfatti”

Pubblicato il 07 Gen 2019

F. Me

bongiorno

Giulia Bongiorno stringe sulle norme sulle impronte digitali anti-furbetti nella PA. “Per quanto riguarda il mio dicastero, tra le priorità c’è quella di fare approvare anche alla Camera il provvedimento (il ddl Concretezza ndr) che introduce la verifica della presenza sul posto di lavoro tramite le impronte digitali. Se ne parla da decenni, ora ci siamo – annuncia la ministra della PA in un’intervista a Il Messaggero – Questo provvedimento è stato accolto con favore dai dipendenti pubblici, perché la stragrande maggioranza di loro sono le prime vittime dell’assenteismo di alcuni colleghi. Spero sia approvata entro febbraio. Sarà una vera svolta”.

Con il placet dei sindacati? “Li ho incontrati e ho detto: possiamo discutere di tutto, tranne che dei reati. Dare il proprio cartellino al collega, perché timbri una presenza fittizia, non è semplice malcostume. È truffa aggravata! Su questo non farò passi indietro”.

Il 6 dicembre il Senato ha dato il via libera al ddl Concretezza. Nel giro di vite contro l’assenteismo nel pubblico impiego si supera il vecchio badge: entrano in campo i controlli biometrici dell’identità usando le impronte digitali (sulla carta è possibile, ma più complicata e costosa, l’identificazione facciale o dell’iride) e i sistemi di videosorveglianza.

Entrando nel dettaglio, il  disegno di legge prevede anche l’istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica, del “Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa” (Nucleo della concretezza): la task force avrà una funzione di supporto dell’attività delle pubbliche amministrazioni e Nucleo verificherà l’attuazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento della PA, individuando eventuali azioni correttive.

Gli statali andranno da luglio in pensione con quota cento? “La finestra è di sei mesi perché devo garantire la continuità amministrativa, e nella Pa si entra per concorso. Per la partenza stiamo valutando due ipotesi: quella di luglio o di ottobre. Stiamo facendo una valutazione per capire quanti sceglieranno quota cento. E c’è anche da dire sul Tfr. Entro la metà della prossima settimana, si troverà la soluzione per anticipare il Tfr. Siamo a pochi metri dal traguardo. Non ci devono pero essere equivoci, il differimento e la rateizzazione sono conseguenze di norme di precedenti governi”.

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