AUTOMOTIVE

Premi in criptovalute per il data sharing, la scommessa di Jaguar

Gli automobilisti riceveranno crediti nel loro smart wallet per pagare pedaggi e parcheggi: via alla collaborazione con Iota Foundation che ha sviluppato una moneta elettronica alternativa al bitcoin

Pubblicato il 29 Apr 2019

Patrizia Licata

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Jaguar Land Rover entra a pieno nel mondo del fintech con un’alleanza con la Iota Foundation, un progetto open source che ha sviluppato un token crittografico di nuova generazione per le comunicazioni e i pagamenti tra le macchine nell’ambito della Internet of things. Il costruttore britannico (controllato dall’indiana Tata Motors) ha annunciato di aver avviato i test di uno smart wallet dove chi possiede e guida una Jaguar potrà accumulare token Iota se acconsentirà a scambiare dati con società terze. La criptomoneta potrà essere usata per effettuare pagamenti in mobilità. L’annuncio ha fatto balzare il valore di Iota sui mercati di token e criptovalute (+17%, secondo CoinMarketCup).

La Iota Foundation, che ha sede a Berlino, spiega che i dati che potranno essere condivisi riguardano, per esempio, le condizioni del traffico, la presenza di buche o altre informazioni utili a chi si mette in strada. Col consenso dell’automobilista il software installato sulle Jaguar Land Rover potrà raccogliere e inviare automaticamente questi dati alle autorità pubbliche o alle aziende che offrono servizi per la navigazione.

I crediti in criptovaluta verranno erogati automaticamente in base all’attività di data sharing finendo nel borsellino elettronico dell’automobilista; altrettanto automaticamente potranno essere spesi per pagare al volo pedaggi autostradali, parcheggi e ricariche elettriche per i modelli a batteria. Potranno anche essere trasformati in forma di pagamento per beni non connessi con la guida, per esempio un caffè al bar.

La tecnologia è al momento in fase di test presso il nuovo centro di sviluppo software di Jaguar a Shannon, in Irlanda, dove la funzionalità smart wallet è stata installata su veicoli tra cui Jaguar F-Pace e Range Rover Velar. Il laboratorio di Jaguar ha il sostegno dell’Agenzia per lo sviluppo irlandese e studia le innovazioni nei motori elettrici e nell’automazione dei veicoli per le Jaguar e le Land Rover del futuro.

Iota è un token crittografico di nuova generazione, creato – spiegano gli ideatori del progetto – per essere lightweight e venire utilizzato nell’Internet of things e risolvere le problematiche specifiche delle microtransazioni. Iota, perciò, pur basandosi sul concetto del ledger distribuito, ha un approccio diverso che rendere il network scalabile nell’ambito di un ecosistema di IoT, in cui saranno presenti decine di miliardi di dispositivi connessi. Per questo è basato non su mining e blockchain ma sul protocollo software Tangle. Iota, inoltre, non prevede inoltre commissioni per la transazione effettuata. Man mano che le transazioni aumenteranno le operazioni diventeranno sempre più veloci su tutta la rete che, secondo le stime della Iota Foundation, includerà 75 miliardi di device connessi entro il 2025.

I servizi per l’auto connessa rientrano nella strategia Destination zero di Jaguar Land Rover il cui obiettivo è azzerare gli incidenti, gli ingorghi e le emissioni inquinanti.

 

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