IL PROGETTO

Smart road, Anas apre i cantieri: si parte dalla Salerno-Reggio Calabria

I lavori affidati all’Rti guidata da Sinelec e composto da Autostrade Tech e Alpitel: i primi interventi di posa delle infrastrutture di connettività riguarderanno i 30 km di tratto autostradale compreso tra Montalto, Tarsia e Rende in provincia di Cosenza

Pubblicato il 03 Ott 2018

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Strade connesse, l’Italia si mette in cammino. Anas ha aperto oggi il cantiere per lavori di realizzazione della prima fase del progetto Smart Road per l’A2 “Autostrada del Mediterraneo”.

Le attività, rientrano nell’ accordo quadro di durata triennale, dell’importo di 20 milioni di euro e riguardano la fornitura e posa in opera di sistemi e postazioni per l’implementazione dell’infrastruttura tecnologica avanzata “Smart Road”, per la connettività di utenti e operatori Anas sull’A2 e sul Raccordo Autostradale “R.A.2 Salerno–Avellino”.

“Gli interventi hanno come obiettivo l’incremento della sicurezza stradale finalizzata soprattutto alla riduzione dell’incidentalità, al maggior comfort di viaggio, alla gestione e al miglioramento delle condizioni di traffico ordinario e di eventi straordinari di criticità”, si legge in una nota Anas.

Anas ha spiegato che la Smart Road garantirà i servizi C-Its (Cooperative Intelligent Transport Systems) individuati dalla Comunità Europea basati sulle comunicazioni V2I (vehicle-to-infrastructure) e V2V (Vehicle-to-Vehicle) predisponendola per integrare la prossima tecnologia 5G.

Inoltre con i nuovi lavori si punta alla resilienza delle reti di trasporto, all’interazione digitale con i territori attraversati e all’interoperabilità con veicoli connessi, innovazioni che consentiranno la graduale circolazione dei veicoli a guida autonoma.

I lavori sono stati consegnati all’impresa Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da Sinelec e composto da Autostrade Tech e Alpitel, per l’importo complessivo di 1 milione e ottocento mila euro e interesseranno il tratto autostradale della A2 compreso tra i territori comunali di Montalto, Tarsia e Rende in provincia di Cosenza per un totale di circa 30 km. La conclusione dei lavori è prevista entro aprile 2019.

L’Italia procede spedita dunque verso la realizzazione delle strade connesse. Oltre al programma di Anas che prevede an che la digitalizzazione del Grande Raccordo Anulare di Roma e sull’Autostrada A91 Roma-Fiumicino (30 milioni di euro); 30 milioni di euro per la dotazione tecnologica lungo l’itinerario “Orte – Mestre” della E45 ed E55  e 20 milioni di euro per quella dell’Autostrada A19 “Palermo- Catania”, il nostro Paese con il Brennero parteciperà al progetto Ue delle “autostrade 5G” per la mobilità connessa e automatizzata.

Si tratta dell’iniziativa lanciata a settembre dello scorso anno per una prima serie di corridoi di prova su larga scala per lo sviluppo delle tecnologie 5G che consentono tra l’altro la guida automatizzata di mezzi di trasporto pesanti come i camion.

L’Italia e l’Euroregione (Tirolo-Sud Tirolo-Trentino) intendono quindi avviare questa cooperazione, aperta anche ad altri stati membri interessati, per il corridoio 5G dell’autostrada del Brennero, da cui transitano ogni anno 60 milioni di veicoli.

Le smart road sono il tassello chiave del piano Cooperative Intelligent Transport Systems della Ue. Il C-Its ha come obiettivo quello di rendere le strade europee sempre più intelligenti per fare in modo che l’auto possa comunicare con le infrastrutture stesse. Un sistema, questo, che si muoverà grazie all’Internet of Things e alle comunicazioni via 5G e in cui tutto è connesso: dal semaforo fino al cartello stradale. I sensori delle vetture permetteranno agli utenti di ricevere quante più informazioni possibile, dagli aggiornamenti sul traffico fino alla velocità di marcia ottimale.

L’obiettivo Ue è la realizzazione di una rete unificata a disposizione di tutti i costruttori, in modo da non frammentare il mercato con standard differenti. La sfida nel lancio di tali tecnologie risiede anche nel controllo della privacy, la protezione dei dati personali è uno degli elementi cruciali che determineranno lo scambio di informazioni tra le vetture. A partire dal 2018 saranno introdotte le prime leggi ad hoc, frutto del piano C-Its. L’Europa fornirà una ricca serie di sistemi C-Its entro il 2019, anno in cui i costruttori cominceranno a produrre in serie vetture intelligenti. Il piano apre le porte anche alla guida autonoma.

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