IL PROGETTO

SpaceX accelera, via ai test per la banda larga in Uk

Il servizio Starlink dell’azienda di Elon Musk ha in orbita più di 700 satelliti per le Tlc. Saranno 1.440 a fine anno e 12.000 a pieno regime per connettere le aree remote del mondo

Pubblicato il 14 Gen 2021

Starlink

In Regno Unito sono partiti i test di Starlink, il servizio di SpaceX che porta la banda larga via satellite nelle aree rurali e remote. Il servizio ha ottenuto la licenza operativa dal regolatore telecom britannico Ofcom.

Starlink è una divisione dell’azienda dell’aerospazio fondata nel 2002 da Elon Musk, patron anche del produttore di auto elettriche Tesla e attualmente l’uomo più ricco del mondo. La filiale è stata creata nel 2015 con l’obiettivo di portare accesso a Internet universale, raggiungendo zone poco servite dai fornitori di servizi di banda larga. La connettività viene offerta tramite una rete di migliaia di piccoli satelliti per le telecomunicazioni a orbita bassa che consentono il collegamento terrestre a Internet ad alta velocità e bassa latenza.

Connettività veloce nelle campagne

Starlink ha ottenuto a novembre da Ofcom la licenza “Earth station network”, come confermato da un portavoce del regolatore alla testata americana Cnbc. La licenza permette a Starlink di vendere parabole satellitari e altri dispositivi telecom in Regno Unito per permettere agli utenti di captare i segnali emessi dalla sua rete di satelliti.

Starlink, che ha aperto una sede a Londra lo scorso agosto col nome di Starlink Internet Services, sta inviando delle email di invito alla prova del servizio a un gruppo selezionato di utenti britannici che risiedono nelle aree rurali. L’azienda di Musk fa pagare la parabola e altre attrezzature per la connettività 439 sterline, più 54 sterline per la spedizione; il canone mensile per accedere a Internet è di 89 sterline.

Il servizio offre velocità di trasmissione dati comprese tra 50 megabit al secondo (Mbps) e 150 Mbps. In Uk la velocità media della banda larga è di 64 Mbps ma i residenti delle campagne difficilmente godono di connessioni efficienti.

Copertura universale con 12.000 satelliti

I lanci di satelliti per le comunicazioni sono stati avviati da SpaceX a maggio del 2019. A settembre la 12ma missione ha portato a 713 il numero dei satelliti già in orbita. Per fine 2021 dovrebbero arrivare a 1.440 e ciò permetterà a Starlink di offrire servizi Internet in più paesi.

Per una copertura globale, che comprende le aree più remote del mondo non raggiunte dalla banda larga via cavo, l’azienda di Elon Musk ha in programma una costellazione di 12.000 satelliti.

Da ottobre Starlink sta invitando alla prova anche un campione di cittadini degli Stati Uniti e del Canada. Il servizio di SpaceX è stato approvato anche dalle autorità di Grecia, Germania e Australia.

Musk ha dichiarato che SpaceX potrebbe ricavare fino a 30 miliardi di dollari l’anno come fornitore di banda larga. L’imprenditore ha detto che Starlink “aiuterà le telco perché servirà i clienti più difficili da raggiungere”.

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