AZIENDE & MERCATI

Trend Micro: con il cloud la sicurezza è “ubiquitous”

Anthony O’Mara, Vp Finance and Business Operations Emea: “E’ la fine dell’era antivirus, avanti sul risk management”

Pubblicato il 05 Lug 2012

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Nell’era del cloud computing la questione della sicurezza delle informazioni assume connotati diversi rispetto al passato. Le aziende che si occupano di protezione dei dati e prevenzione delle frodi stanno cambiando pelle. Caso emblematico è quello di Trend Micro, società fondata negli Stati Uniti nel 1988, con headquarter giapponese (è quotata a Tokyo), che punta tutto sulla nuvola e sulla ubiquitous protection.


In occasione della visita al quartier generale europeo di Cork, in Irlanda (la stessa area dove sorgono sedi di altri big come Apple e Ibm), abbiamo incontrato i manager dell’azienda e visitato la struttura aziendale. Una realtà moderna e dinamica, dove le tre aree principali (corporate, sales e supporto tecnico) lavorano a stretto contatto, in un enorme open space, per favorire la sinergia tra i diversi comparti. 220 persone di 28 nazionalità diverse, con una folta rappresentanza di tedeschi (del resto la Germania è il più grosso mercato continentale) e una trentina di italiani, sono impegnate in tutti i ruoli: dalle vendite al finance, dall’HR al “threat research” (settore ovviamente strategico).
Norma O’Callaghan, vice president Finance and Business Operations Emea, ci spiega che l’azienda punta molto sul Vecchio continente e che “la quasi totalità del giro d’affari in Europa, il 95%, deriva dal B2B, contrariamente a quanto avviene in Giappone, dove il 50% del mercato è rappresentato dal consumer. In Italia il business enterprise si attesta sul 75%. La base dei clienti è consolidata: vantiamo una percentuale di rinnovi da record: ben il 92%”.
Anthony O’Mara, senior vice president Emea di Trend Micro, tiene a sottolineare che l’azienda è leader nel comparto cloud security: “Un recente studio di TechNavio, il ‘Global Cloud Security Software Market’, ha confermato la leadership della nostra azienda in questo settore”.


Quello delle applicazioni per la sicurezza sul cloud computing è un mercato in fortissima crescita: nel 2010 il giro d’affari era di 241 milioni di dollari, ed è destinato a raggiungere i 963,4 milioni nel giro di due anni, secondo TechNavio. “In questo scenario – continua O’Mara – Trend Micro, uno dei quattro principali vendor del settore sicurezza, vanta la maggior quota di mercato nel segmento nuvola perché l’azienda, che già vanta una brand reputation affermata, è stata in grado di capire i cambiamenti prima degli altri. Il crescente utilizzo dei servizi cloud da parte delle aziende per la memorizzazione dei dati critici è dovuto alla flessibilità, alla riduzione dei costi e alla disponibilità delle informazioni ovunque. E conseguente è l’incremento degli attacchi mirati. Siamo all’avanguardia nella cosiddetta ubiquitous protection: proteggiamo i dati ovunque siano (smartphone, tablet, Nas, server virtuali ecc.), anche perché tutti i device e tutte le piattaforme ormai sono assediate: dal mondo degli smartphone a tutti i browser, fino all’Html5”. Secondo O’Mara “non ha più senso parlare solo di antivirus, bensì di ‘risk management’: per questo offriamo network security, application security, protezione dei dati, dei server e dell’utente finale. Insomma, la sicurezza nell’era del cloud vuol dire protezione in ogni ambiente: reale o virtuale che sia”. La gran parte dell’attenzione è riservata alla mobilità (anche sull’onda del fenomeno Byod: dispositivi personali utilizzati per l’attività aziendale dai lavoratori): mobility che, sempre secondo O’Mara, “riguarda le persone e le infrastrutture, non i dispositivi”.


Trend Micro effettua ingenti investimenti sui progetti innovativi, come SecureCloud (protezione dei dati negli ambienti virtuali VmWare vSphere e nei cloud pubblici e privati) e Deep Security (proposta agentless per la sicurezza a livello di sistema e applicazioni in ambienti fisici, virtuali e nella nuvola). Soluzioni imperniate sul rilevamento e sulla prevenzione delle intrusioni (grazie anche a 1.000 esperti di threat intelligence sparsi in tutto il mondo), Web application protection, firewall, monitoraggio dell’integrità, ispezione dei log e anti-malware: tutto in soluzioni uniche, gestite centralmente.

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