L'OPERAZIONE

Zoom vende titoli per 1,5 miliardi di dollari: acquisizioni in vista?

L’azienda lancia un’offerta secondaria di 4,4 milioni di azioni per finanziare le spese e apre le porte a “investimenti strategici in attività, prodotti, servizi o tecnologie complementari”

Pubblicato il 13 Gen 2021

zoom

Zoom punta all’espansione: l’azienda delle videoconferenze ha annunciato la vendita 4,4 milioni di nuove azioni in un’offerta secondaria che punta a incassare 1,5 miliardi di dollari. Parte dei proventi verrà utilizzata, ha fatto sapere Zoom, per acquisizioni o investimenti.

L’azienda americana, che ha vissuto un 2020 tutto in crescita grazie al lavoro a distanza forzato dall’emergenza Covid-19, ha calcolato come prezzo del titolo quello di chiusura di lunedì, ovvero 337,71 dollari. Si tratta di un valore dieci volte superiore a quello con cui ha debuttato in Borsa nel 2019.

Zoom intende sfruttare l’interesse del mercato per le sue azioni, il cui prezzo è quintuplicato nel corso del 2020. Lazienda non è stata tuttavia esente da capitomboli: la notizia dell’efficacia dei vaccini anti-Covid ha fatto crollare del 41% il valore delle azioni dopo la metà di ottobre, quando avevano toccato il picco di 568,34 dollari per share.

La strategia di investimento

Zoom è già in utile, ma la vendita di nuove azioni puntella le sue capacità di investire. A ottobre l’azienda possedeva 730,5 milioni di dollari di cash e equivalenti, contro i 283,1 milioni di gennaio. Con una capitalizzazione di mercato vicina a 100 miliardi di dollari, Zoom ha risorse sufficienti per realizzare acquisizioni anche importanti. La società del videoconferencing ha la capacità di mettere sul tavolo cifre attraenti per le società che sono eventualmente nel suo mirino.

Secondo quanto indicato da Zoom, il ricavato dell’offerta secondaria di azioni verrà utilizzato per spese operative e di capitale, ma potrebbe parzialmente servire “per acquisizioni o investimenti strategici in attività, prodotti, servizi o tecnologie complementari”.

La crescita record di Zoom

Nel terzo trimestre dell’esercizio 2021 Zoom ha registrato un fatturato di 777,1 milioni di dollari, in crescita di quasi cinque volte rispetto ai 166,6 milioni di dollari del periodo precedente. I risultati sono stati nettamente migliori del previsto, e per questo la società ha aumentato le sue previsioni di fatturato per l’intero anno a 2,575-2,580 miliardi di dollari da una stima a fine agosto di 2,37-2,39 miliardi di dollari.

Anche l’utile operativo rettificato è stato di gran lunga migliore rispetto alle previsioni dell’azienda: si tratta di 290,8 milioni di dollari conto i 21,3 milioni di dollari di un anno fa. L’utile netto è migliorato a 198,4 milioni di dollari (o 0,66 dollari per azione) da 2,2 milioni o 0,01 dollari per azione nel periodo precedente. L’Eps rettificato di 0,99 dollari è stato ampiamente superiore alle stime di Zoom, e si è attestato a 0,73-0,74 dollari.

Il futuro post-Covid

Commentando le performance del terzo trimestre, Zoom ha affermato di aver acquisito nuovi clienti e di aver ampliato i servizi offerti. Il numero di imprese clienti con più di dieci dipendenti è salito a 433.700, rispetto ai 370.200 del trimestre precedente, pari a un incremento del 485% rispetto all’anno precedente.

Le nuove prospettive di crescita si basano sulla domanda continua di soluzioni di lavoro a distanza, anche se, gradualmente, con l’auspicata uscita dall’emergenza sanitaria, il business di Zoom subirà un fisiologico rallentamento.

La crescita dei ricavi, che negli scorsi due trimestri è stata del 350%, dovrebbe attestarsi al 330% nel quarto trimestre fiscale. Per metà 2021 la flessione della crescita del fatturato dovrebbe essere decisamente più consistente, tra il rientro al lavoro in sede e la presenza di numerosi concorrenti sul mercato.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati