DIGITAL360 AWARDS

Addio a bug e anomalie: app e device a prova di mercato con il crowdtesting

Il progetto a firma di AppQuality si è aggiudicato il premio nella categoria Mobile business. A disposizione piattaforma e tester per verificare la qualità dei software e delle applicazioni prima che arrivino sul mercato

Pubblicato il 11 Ott 2018

A. S.

Appquality

Uno dei momenti più delicati al termine dello sviluppo di un’app o di una chatbot, di un sito web, di un device IoT o di una campagna di advertising è la fase di testing. Il mettere cioè alla prova dell’utente finale la soluzione che si è appena finito di implementare, per capirne eventuali bug o punti deboli, o per mettere in evidenza tutti gli aspetti in cui la user experience avrebbe ancora bisogno di essere migliorata. L’idea di AppQuality è quella di affidare questa valutazione direttamente agli utenti finali, quindi a una platea di tester accuratamente selezionati tramite il “Crowdtesting”, con una piattaforma che mette a disposizione delle aziende 15mila tester in Italia e 220mila su scala globale. L’obiettivo è di gestire contemporaneamente diverse campagne di test, distribuendo l’applicazione a gruppi di tester che verranno poi remunerati in base alle segnalazioni e ai dati generati, per un modello che assicura risultati veloci, affidabili e non influenzati da logiche di gestione interne.

Inoltre questo processo permette di raccogliere grosse quantità di dati che vengono utilizzati per l’ottimizzazione del prodotto digitale, applicando un approccio allo sviluppo “shift left”, che permette la verifica in anticipo della qualità del processo di sviluppo software, e una logica decisionale “data driven”.

Il progetto, che ha comportato un ciclo di sviluppo di due anni, partendo dal test di prototipo fino alla gestione dei test in produzione, si è aggiudicato il premio dei Digital360Awards nella categoria tecnologica Mobile Business.

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