CRIPTOVALUTE

Bitcoin & co. da record: valgono 200 miliardi di dollari

Le monete virtuali hanno un valore aggregato che supera quello della banca americana Citigroup; se fossero un’azienda conquisterebbero i vertici dell’S&P 500. Tra chi teme la bolla e chi aspetta l’adozione per l’e-commerce di Amazon, il rally continua

Pubblicato il 03 Nov 2017

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Le criptovalute valgono più di 200 miliardi di dollari: è il valore aggregato più alto di sempre, come riportato dal sito Coinmarketcap. Le monete virtuali bitcoin è la più famosa ma ne esiste circa un migliaio – hanno un valore di mercato superiore a quello del colosso bancario statunitense Citigroup.

Il nuovo record è arrivato grazie al boom proprio della criptomoneta più nota, il bitcoin, che ha toccato a sua volta un nuovo massimo, 7.500 dollari sulla borsa lussemburghese Bitstamp, dopo un rally che ne ha visto decuplicare il valore in 12 mesi. Ora il “market cap” del bitcoin (il suo prezzo moltiplicato per il numero di monete in circolazione) supera i 120 miliardi di dollari.

La seconda criptovaluta che vale di più è quella conosciuta col nome di Ethereum, con un market cap di poco inferiore a 30 miliardi di dollari. Le restanti circa 1.000 valute digitali in circolazione, sommate a bitcoin e Ethereum, formano il totale di 200 miliardi di dollari di valore. Come osserva Reuters, se il mercato delle criptovalute fosse un’azienda, figurerebbe tra le prime 25 dell’indice borsistico S&P 500.

Il bitcoin aveva già segnato un record a metà ottobre, toccando il valore di 6.000 dollari, dopo le notizie arrivate dalla Cina secondo cui il governo di Pechino sarebbe disposto a rimuovere i paletti alle monete virtuali – una difficoltà che aveva causato a settembre un momentaneo stop nella corsa del bitcoin. E anche se alcuni analisti (da Ubs a Credit Suisse) mettono in guardia sul rischio bolla, il valore del bitcoin continua a crescere, complici alcuni sostenitori di peso in grado di dare al settore un’ulteriore, potente, spinta: CME Group, il più grande mercato di scambio per derivati al mondo, che ha deciso di lanciare futures in bitcoin entro fine anno, e Amazon che, secondo indiscrezioni per ora non confermate dall’azienda, si preparerebbe ad accettare la moneta digitale sulla sua piattaforma per il commercio elettronico.

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