LA QUOTAZIONE

Nexi, il cda apre la strada all’Ipo di aprile. Operazione fra le “top 2019” d’Europa

Il board dà l’ok a un nuovo step del progetto. L’Ad di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi: “Segnale di fiducia agli investitori che vogliono venire in Italia”. Michaela Castelli prende il posto di Franco Bernabè alla presidenza

Pubblicato il 14 Feb 2019

A. S.

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La quotazione in borsa di Nexi è sempre più vicina, e potrebbe arrivare a compimento a metà aprile. Nella riunione di ieri il Consiglio d’amministrazione della società specializzata in servizi di pagamento ha dato il via libera a un nuovo step del progetto, che porterà domani alla consegna della documentazione per l’Ipo in Consob. Durante la riunione del Board è stato inoltre definito il passaggio della carica di presidente in conseguenza dell’uscita di Franco Bernabè: la carica passa così a Michaela Castelli, presidente di Acea e da dicembre presidente di Sea.

Controllata al 93% circa da Mercury Uk Holdco, che racchiude i fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra, Nexi è partecipata da una decina di istituti di credito tra cui Banco Bpm, Credito Valtellinese e Popolare di Sondrio, che ne detengono quote superiori all’1%.

A confermare che l’approdo in borsa della società è previsto per aprile è stato questa mattina Mauro Micillo, amministratore delegato di Banca Imi, advisor dell’operazione, a margine del seminario italo russo a Milano: “Tutto procede secondo i piani – ha detto – Aprile è un timing possibile. Sulle tempistiche influiscono tanti fattori. Ci sono ancora passaggi da fare con Consob e le autorità competenti. Stiamo lavorando”. Secondo le indiscrezioni tra gli advisor dell’operazione dovrebbero esserci, oltre a Banca Imi, anche  Bofa Merrill Lynch, Credit Suisse, Mediobanca e Goldman Sachs.

Dell’operazione ha parlato ieri anche Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, sottolineando come l’Ipo di Nexi potrebbe essere una delle tre più grandi operazioni del 2019 in Europa, definendola come una “bellissima operazione” che “dovrebbe dare, speriamo, un segnale di grande fiducia per gli investitori che vogliono venire in Italia”. Tempi confermati anche in questo caso: “Penso sarà verso metà aprile – spiega – questa è l’aspettativa. Anche perché credo che l’orientamento degli investitori della società è non aspettare le elezioni europee, per evitare di andare in una situazione di maggiore confusione”.

Rispetto al contesto della realtà di borsa, Jerusalmi ha aggiunto di augurarsi che quella di Nexi non sia l’unica operazione importante del 2019: “Sicuramente avere un’operazione come Nexi mette l’anno in una dimensione diversa”, ha sottolineato.

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