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Pay Tv nel guado: si impenna il “cord cutting” e gli Ott rubano quote

Negli Usa il blocco dei live sport inizia a pesare sui broadcaster: gli utenti migrano sempre più velocemente verso i servizi di Netflix & co

Pubblicato il 14 Apr 2020

Carlo Salatino

TV-convergenza-media

L’emergenza Covid-19 si appresta ridisegnare sempre più i modelli di business di tutti i settori per fronteggiare sia il nuovo lifestyle che bisognerà osservare nei prossimi mesi sia gli inesorabili effetti negativi legati alla recessione economica.

Nell’ambito Media&Entertainment uno degli effetti più probabili è rappresentato dall’incremento del cord cutting dalle Pay Tv ai servizi Ott, Netflix e Disney+ in testa.

Tale tendenza sta iniziando a prendere piede negli Stati Uniti dove il numero di abbonati alle pay Tv si sta attestando a circa 80 milioni in netto calo rispetto al valore di picco pari a circa 100 milioni di abbonati. Fino ad oggi, infatti, la motivazione principale che ha spinto milioni di americani a pagare gli abbonamenti alle pay Tv è stata legata alle grandi competizioni sportive trasmesse su canali quali Espn, Tnt, Tbs, Golf Channel. Con il blocco di tutte le manifestazioni sportive in diretta, molte persone iniziano a non riconoscere più il valore dell’abbonamento e, visti i costi nettamente inferiori, si apprestano a migrare verso i servizi Ott. Le tempistiche appaiono fondamentali, in quanto una durata eccessiva del blocco sportivo potrebbe avere degli impatti profondi sulle abitudini delle persone.

Secondo Craig Moffett, analista di MoffettNathanson: “una riprogrammazione delle trasmissioni, unita a una richiesta molto forte di notizie in tempo reale, potrebbe inizialmente rallentare tale tendenza, ma solo per un periodo breve. Senza live sport, la value proposition delle pay Tv ne esce fortemente indebolita. Inoltre, non passerà molto tempo prima che gli stress economici di una recessione si faranno sentire. Pertanto, il cord cutting sembra destinato ad accelerare in modo significativo.”

Come in ogni crisi, dunque, nuove minacce e nuove opportunità si prospettano all’orizzonte per cui sarà interessante analizzare le strategie di risposta a breve e medio termine da parte degli operatori pay. Parimenti rilevante sarà verificare se anche in Europa, dove la passione sportiva è molto forte, un pattern simile attecchirà o meno.

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