LA RELAZIONE

Covid-19, allarme Copasir: “Italia obiettivo fake news”

Il Comitato: “La campagna di disinformazione tende a fomentare polemiche contro l’Unione europea e i Paesi dell’Alleanza euro-atlantica”

Pubblicato il 27 Mag 2020

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Il Copasir lancia l’allarme fake news. Attori statuali, speculatori, gruppi industriali, think tank, professionisti della comunicazione. In tanti – a volte in modo coordinato – hanno approfittato della pandemia da Covid-19 per lanciare una massiccia campagna di disinformazione, anch’essa “virale”, con l’obiettivo di destabilizzare, manipolare, incitare al sovvertimento dell’ordine sociale, diffondere sfiducia sulle misure per il contenimento del contagio e sulla cura. Tra i target c’è l’Italia, insieme alle democrazie occidentali, messe nel mirino da “regimi autocratici”. Questo si legge nelle conclusioni del Comitato, che lo scorso 30 marzo aveva affidato ad Enrico Borghi il compito di svolgere un approfondimento sull”infodemia legata al Coronavirus. L’analisi di Borghi, ha spiegato Raffaele Volpi, presidente del Copasir, è motivo di “preoccupazione” per le tecniche utilizzate per rendere virali le fake news.

Secondo Volpi falsi profili, rilancio di post facebook, siti esteri che diffondono in modo coordinato su numerose piattaforme e account notizie fuorvianti, sono solo alcune, “delle forme dei fenomeni di disinformazione riconducibili al mondo del web, volti a creare sovraccarico informativo circa l’individuazione dei vaccini, i rimedi terapeutici e gli strumenti diagnostici efficaci a fronte del contagio da Covid-19″.

“Il Coronavirus – prosegue Volpi – rappresenta il palcoscenico perfetto che alcuni regimi autocratici aspettavano per mostrare una supposta – e non provata – maggiore efficienza e capacità, rispetto alle democrazie occidentali”.

Le fake news in Europa

Anche lo European External Action Service (Eeas) dell’Ue ha registrato la diffusione di fake news in varie lingue allo scopo di alimentare il panico ed ostacolare la comunicazione ufficiale europea. Nel suo ultimo rapporto l’Eeas parla di “campagne coordinate condotte negli Stati membri Ue e nelle regioni confinanti che promuovono informazioni sanitarie false e disinformazione riguardo all’Ue e ai suoi partner”. Ed individua anche due Paesi da cui origina la disinformazione.

“Fonti ufficiali sostenute dagli Stati di diversi governi, tra cui la Russia e, in minor misura, la Cina – osserva l’Agenzia – continuano a bersagliare ampiamente sia il pubblico dell’Ue sia il grande vicinato con interpretazioni complottistiche e disinformazione”. E fornisce alcuni esempi: “un canale You Tube in tedesco finanziato dal Cremlino lascia intendere che la pandemia non c’è mai stata”; NewsFront (sito legato alla Russia) dice che il Covid-19 permetterà di avere il controllo totale della popolazione attraverso la vaccinazione forzata e i chip. Tutte notizie che in rete hanno centinaia di migliaia, quando non milioni, di visualizzazioni. “Approfittando della estrema sensibilità dell’opinione pubblica sul tema – sintetizza Volpi – si tende a fomentare polemiche contro l’Unione europea e i Paesi dell’Alleanza euro-atlantica”.

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