LA CESSIONE

La7, Proto mette sul piatto 150 milioni

L’immobiliarista annuncia di aver presentato un’offerta vincolante per l’acquisto dell’emittente. Il ceo Alessandro Proto: “Pronti a rilevare l’intero pacchetto TI Media”

Pubblicato il 27 Set 2012

P.A.

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“Nei giorni scorsi abbiamo presentato a Telecom e al loro advisor Mediobanca un’offerta vincolante di 150 milioni di euro per l’acquisto de La7. Siamo stati gli unici ad impegnarci in modo serio con una offerta vincolante”, lo spiega con una nota Alessandro Proto, Ceo di Proto Organization.

“Siamo pronti anche a fare un’offerta per l’intero pacchetto di Ti Media e creare il vero terzo polo televisivo in Italia; in questi giorni ci sono stati molti rumors su possibili acquirenti ma nessuno si è impegnato concretamente nel rilevare La7. Noi siamo pronti a farlo nella speranza di venire smentiti dicendo che in Italia, per entrare in certi ambienti, bisogna essere per forza amici di Mediobanca, Bernabè faccia il prezzo. La7 è di Ti Media non di Mediobanca”, conclude Proto.

E’ da quest’estate che Proto polemizza con Telecom Italia, rea a suo dire di “averlo diffidato dal fare un’offerta per l’emittente tv”. L’”immobiliarista dei vip”, com’è stato ribattezzato sulla stampa Proto (fra i suoi clienti Georges Clooney, Brad Pitt e Donald Trump) non demorde e torna alla carica

Nei mesi scorsi, l’immobiliarista che si è fatto le ossa vendendo garzantine porta a porta, è stato convocato alla Consob per chiarire il suo attivismo finanziario. La cordata da lui rappresentata, alla quale partecipano fra gli altri facoltosi finanziatori cinesi e mongoli, è stata capace di acquistare quote fino al 2% in Tod’s, Rcs, Fiat, Mediaset e Unicredit.

Tornando alla cessione de La7, nei giorni scorsi Proto ha attaccato Telecom Italia. “In data 26 luglio – ha dichiarato Proto – abbiamo ricevuto una lettera dallo studio legale che cura gli interessi di Telecom Italia al nostro avvocato, nella quale si legge che Telecom Italia non ritiene dar seguito alla nostra manifestazione d’interesse per La7, in quanto non coerente rispetto al processo e agli obiettivi che Telecom ha definito. E’ singolare venire a conoscenza che Telecom non ritiene coerente un qualcosa che nemmeno gli è stato proposto. Ancora più singolare notare come nella missiva si minaccino azioni legali nei nostri confronti nel caso in cui rendessimo pubblica la cosa. Siccome riteniamo, questo, essere un comportamento scorretto e assolutamente fuori da ogni logica di mercato, riteniamo giusto denunciare questa cosa e ribadire ancora una volta, come detto in precedenza, che per l’acquisto de La7 possono partecipare solo gli amici degli amici, nel classico spirito all’italiana”.

Fra gli altri pretendenti interessati all’emittente ci sarebbero Urbano Cairo, in tandem con H3g, interessata al multiplex di TI Media, asset che da solo è valutato intorno ai 300 milioni di euro. Cairo entrerebbe in concorrenza con il fondo Clessidra e Discovery Channel, il gruppo del magnate americano Jack Malone, gli unici che avrebbero depositato le offerte non vincolanti sul tavolo degli advisor di Telecom Italia, Mediobanca e Citigroup.

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