ANTITRUST

Larry Page (Google): “Pronti a collaborare con Ue e Usa”

L’azienda sotto i riflettori delle autorità Antitrust prova a correre ai ripari. Il ceo di BigG si dice “speranzoso di lavorare bene con gli organismi regolatori”. Ma avverte: “Troppe restrizioni su Internet sono un rischio per tutti”

Pubblicato il 17 Ott 2012

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Spera di “lavorare bene” con gli organismi regolatori e risolvere le questioni attualmente aperte con l’Unione europea e gli Usa, ma resta convinto che “troppe regole imposte a Internet e le restrizioni sulle attività delle persone possono essere un grande rischio per tutti noi”. Così ha parlato Larry Page, Ceo di Google, alla conferenza annuale del colosso informatico in Arizona.

Al suo primo discorso pubblico dopo mesi di silenzio, dovuti a una non meglio identificata malattia che ha colpito la sua facoltà di parola, il fondatore di BigG non ha potuto non commentare le notizie del momento. La prima riguarda l’Antitrust Usa che potrebbe emanare nelle prossime settimane una denuncia contro Mountain View, accusata di favorire i propri prodotti nei risultati di ricerca e rendere meno visibili i contenuti dei concorrenti. L’altra notizia arriva dall’Unione europea: ieri i Garanti Ue, in una lettera inviata alla società fondata da Page e Sergey Brin, le hanno chiesto di “rendere conforme alla direttiva sulla protezione dei dati personali” la nuova “privacy policy” adottata unilateralmente nel marzo scorso, che consente al colosso online di incrociare in via generalizzata i dati degli utenti utilizzatori di qualsiasi suo servizio, da Gmail a YouTube a Google Maps.

In risposta all’accusa di favorire i propri prodotti, Page ha replicato: “Quando qualcuno cerca qualcosa su Internet, non cerca link ad altri motori di ricerca ma piuttosto un prodotto particolare. Io credo che tutti noi vogliamo informazioni su prodotti e servizi, specie quando vogliamo acquistarli”.

Sulla necessità di “chiudere a chiave” dati e informazioni personali, il Ceo ha detto che è “qualcosa di preoccupante perché non sappiamo attualmente dove arriverà Internet da qui a 10 anni”. E ha tenuto a ribadire che la privacy californiana è pienamente rispettosa delle leggi comunitarie.

Infine il top-manager, definito di recente dalla rivista Forbes l’esponente dell’hi-tech sotto i 40 anni più influente al mondo, ha lanciato una stoccata alla Apple per il recente insuccesso del sistema di mappe utilizzato in iOS6 dopo la rottura con Google. Page ha parlato di utenti in rivolta, con numerose lamentele sul livello di accuratezza delle mappe di Apple. Non ha rivelato, però, se Google svilupperà un’applicazione per dispositivi iPhone e iPad.

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