IL PROGETTO

MediaForEurope, Vivendi gioca in Olanda la carta dello stop

La società francese accelera sulla causa civile ad Amsterdam per fermare il progetto Mediaset. Ma ritira la domanda di sospensione della delibera Agcom. Confalonieri: “Iniziative giudiziarie capricciose”

Pubblicato il 14 Gen 2020

L. O.

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Si scalda il braccio di ferro tra Vivendi e Mediaset per la costituzione di MediaForEurope. A due mesi dalla deadline per la nascita del maxi-broadcaster europeo voluto da Mediaset, la società francese tenta il tutto per tutto per stoppare il progetto. E richiede l’urgenza nella trattazione della causa civile ad Amsterdam contro la fusione con Mediaset Espana necessaria per l’avvio di Mfe: l’udienza è stata fissata per il 10 febbraio. Intanto Vivendi ha definitivamente rinunciato alla domanda di sospensione della delibera Agcom davanti al Tar del Lazio.

Con la causa in Olanda Vivendi tenta di arrivare al 19 marzo senza che Mediaset sia riuscita a varare Mfe, essendo quella la data di riferimento della legge olandese, che può comunque concedere delle dilazioni, entro la quale il Biscione deve varare la nuova holding, cioè a sei mesi dalla registrazione delle delibere assembleari. Pena ricominciare da capo.

Delibera Agcom, ritirata domanda sospensione

Non ci sarà domani, invece, la discussione al Tar del Lazio del ricorso di Vivendi contro le decisioni dell’Agcom che ha obbligato i francesi a scegliere tra la partecipazione in Tim o in Mediaset, con il presidente della sezione interpellata che la scorsa settimana ha rigettato l’urgenza. Con una istanza presentata lunedì 13 gennaio, comunica Mediaset, i legali di Vivendi hanno infatti rinunciato alle misure cautelari richieste al Tar contro l’AgCom. “Ancora una volta, Vivendi ha attivato con urgenza organi di giustizia per poi cambiare idea ingolfando inutilmente il calendario delle udienze, dimostrando la pretestuosità delle sue iniziative giudiziarie. Mediaset auspica che, dopo il contrordine odierno, il ricorso capriccioso ai Tribunali di tutta Europa con i tempi e i costi che questo comporta, venga definitivamente a cessare” riporta una nota Mediaset.

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Martedì 21 è invece in programma l’udienza presso il Tribunale di Milano che dovrà ridare validità o meno alle delibere dell’assemblea di Mediaset dopo i cambiamenti allo statuto di Mfe appena apportati. In attesa che si esprima sulla stessa materia anche il Tribunale di Madrid, il 5 febbraio è fissata la nuova assemblea di Mediaset Espana.

Per finire il 10 febbraio appunto, toccherà al Tribunale di Amsterdam. “Vivendi chiede alla Corte olandese di impedire a MediaForEurope di realizzare la fusione o quantomeno di impedirlo fino a quando non si sarà espressa la Corte di giustizia europea”, afferma un portavoce dei francesi. Il riferimento è all’attesa di una decisione della Corte Ue sul Testo unico della radiotelevisione (Tusmar) della ‘legge Gasparri’ sul quale si base il provvedimento Agcom. In dicembre è uscito il parere dell’avvocato generale, che spesso anticipa l’orientamento definitivo della Corte Ue, un parere critico nei confronti dell’ordinamento italiano.

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