LA TRATTATIVA

Microsoft accelera su TikTok: acquisizione vicina con l’ok di Trump

Una telefonata del ceo Satya Nadella alla Casa Bianca avrebbe dato il via libera: si punta a firmare il deal il 15 settembre. L’azienda di Redmond si rafforzerebbe nell’arena dei social, ma per la trade war si aprirebbe un nuovo delicato capitolo

Pubblicato il 03 Ago 2020

tiktok

La trade war Usa-Cina ha un nuovo capitolo che si chiama TikTok. Microsoft ha dichiarato che premerà l’acceleratore sulle trattative per l’acquisizione delle attività statunitensi della video app di proprietà della cinese ByteDance. L’azienda guidata da Satya Nadella prevede addirittura di chiudere i vari passaggi formali entro il 15 settembre.

Nei giorni scorsi il presidente americano Donald Trump si era detto pronto a mettere al bando TikTok per ragioni di “sicurezza nazionale” a causa dei dati personali che il social gestisce. Appena Microsoft ha manifestato l’intenzione di comprare l’app cinese per darle una nuova veste americana, il presidente si è scagliato anche contro il colosso nazionale del software. Ora però, un’opportuna telefonata tra il ceo di Microsoft Nadella e il presidente Trump avrebbe dato un tacito via libera all’operazione a condizione che le due parti trovino un accordo entro 45 giorni.

Microsoft nel mondo dei social

Il deal farebbe entrare di prepotenza Microsoft nel mondo dei social media per il mercato di massa (per ora è presente con LinkedIn che si rivolge alla platea dei professionisti), facendo diretta concorrenza a Facebook, Snapchat e YouTube di Google. TikTok negli Usa vata 100 milioni di utenti. Microsoft avrebbe intenzione anche di comprare le attività di TikTok in Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Microsoft si è impegnata a elevare sicurezza e privacy dell’app TikTok e a garantire che tutti i dati privati ​​degli americani vengano trasferiti negli Stati Uniti e cancellati da server al di fuori del paese. L’azienda di Redmond ha aggiunto che potrebbe invitare altri investitori americani a prendere quote di minoranza nella società.

TikTok è un’applicazione che permette agli utenti di creare brevi video. La sua popolarità è notevolmente cresciuta durante l’emergenza coronavirus che ha lasciato tante persone isolate a casa e fatto schizzare l’utilizzo delle piattaforme video. L’app di TikTok è stata scaricata circa 1,9 miliardi di volte in tutto il mondo, inclusi 172 milioni di download negli Stati Uniti, secondo Sensor Tower. Solo nel primo trimestre di quest’anno è stata scaricata 307 milioni di volte, più di qualsiasi altra app al mondo.

Alta tensione Usa-Cina

L’eventuale acquisizione potrebbe anche intensificare le tensioni nelle già complesse relazioni commerciali e politiche tra Stati Uniti e Cina.

Bloomberg sottolinea che la vicenda TikTok potrebbe assumere un’importanza che va ben oltre l’operazione in sé, perché potrebbe dimostrarsi un clamoroso caso di ingerenza dell’amministrazione Usa nelle decisioni di mercato di un’azienda privata e anche un colpo al processo di globalizzazione.

“ByteDance è da sempre impegnata a diventare un’azienda globale”, ha affermato ByteDance in una nota ufficiale. “Sul nostro cammino abbiamo dovuto affrontare ogni genere di difficoltà, complesse e inimmaginabili, incluse le tensioni nel contesto politico internazionale, scontri e conflitti con culture diverse nonché plagi e calunnie dal nostro concorrente Facebook”.

Facebook non ha commentato le accuse ma l’anno scorso il ceo Mark Zuckerberg ha accusato TikTok di censurare l’opposizione politica.

ByteDance non ha pubblicamente confermato la notizia dell’acquisizione da parte di Microsoft, ma ha parlato di “trattative in corso con un’azienda tecnologica” in una lettera interna destinata al suo personale, visionata da Reuters.

La stessa lettera afferma che ByteDance non condivide la posizione assunta dalla Commissione sugli investimenti esteri negli Stati Uniti (Cfius, Committee on foreign investment in the United States) secondo cui il gruppo deve vendere la totalità delle attività Usa di TikTok. “Non siamo d’accordo con la conclusione del Cfius”, si legge nella nota, ma “comprendiamo la decisione nell’attual contesto macro”.

ByteDance si sposta a Londra

Nel frattempo la stessa ByteDance ha annunciato il trasferimento della sua sede generale da Pechino a Londra, un’operazione che potrebbe agevolare sia il deal con Microsoft sia la sua attività in generale nei paesi occidentali.

Londra è l’hub principale di TikTok in Europa e già a fine luglio Cnbc.com riportava che TikTok stava continuando a trattare per installare in Uk i suoi headquarter globali.

Da tempo TikTok è nel mirino dell’amministrazione Trump perché metterebbe a rischio i dati personali dei cittadini americani. L’azienda ha risposto assumendo Kevin Mayer, top manager americano, ex dirigente della Disney, nel doppio ruolo di ceo di TikTok e direttore operativo di ByteDance. Mayer è in carica dal primo giugno, ma la mossa non è stata sufficiente a mitigare i timori della Casa Bianca. Ancora a inizio luglio Mike Pompeo, segretario di Stato americano, affermava in un’intervista su Fox News che gli Usa vorrebbero vietare l’uso di TikTok e delle altre app social cinesi, perché condividerebbero i dati personali con il governo cinese, un’accusa che TikTok e la sua casamadre ByteDance hanno sempre respinto.

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