INNOVAZIONE

Niente più sbobinature: ora Word trascrive i file audio

Pensata per le esigenze di studenti, giornalisti e professionisti, la novità del programma di scrittura di Microsoft sarà disponibile sulla versione online per i browser Edge e Chrome. Implementati anche i comandi vocali per i dettati

Pubblicato il 27 Ago 2020

A. S.

Word transcribe

Niente più sbobinature di lezioni, conferenze o interviste. Microsoft Word ha introdotto infatti alcune nuove funzionalità che consentiranno di trasformare automaticamente e con la massima accuratezza i file audio in testi, trascrivendo fedelmente le parole e distinguendo tra le diverse voci e rendendo evidente la distinzione nel testo scritto. Ad annunciare “Transcribe”, la nuova soluzione pensata per le esigenze di studenti, giornalisti e professionisti, è Microsoft, che precisa come il servizio sarà disponibile per gli abbonati di Microsoft 365 sulla versione online di Word. Per il momento l’unica lingua supportata è l’inglese, ma Microsoft ha già annunciato di essere al lavoro per estendere la soluzione anche ad altri idiomi.

Grazie a Transcribe sarà possibile ottenere il testo scritto da file audio, a prescindere dal fatto che siano stati registrati direttamente tramite Word o su applicazioni esterne, quindi registrazioni audio di lezioni, interviste o riunioni, senza che ci sia bisogno di riascoltare e sbobinare. Le registrazioni e le sbobinature tramite Trascribe non avranno limiti di tempo o di durata, mentre quelle da applicazioni esterne avranno il “paletto” di cinque ore mensili.

In parallelo Word introduce anche i comandi vocali per eseguire i dettati. Oltre a dettare il testo, quindi, sarà possibile editarlo semplicemente dando le istruzioni a voce, senza dover intervenire sulla tastiera. Si potrà così dire “inizia una lista”, o “scrivi in grassetto” per ottenere l’effetto corrispondente con il massimo della flessibilità, utilizzando semplicemente il linguaggio naturale: “Abbiamo basato le istruzioni vocali considerando il modo in cui gli utenti si esprimono per rendere più semplice la user experience – spiega Microsoft in un blog post – consentendo tra l’altro l’inserimento nei testi di emoji e altri simboli anche utilizzando un linguaggio informale”

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