RECOVERY FUND

Non solo Industria, il governo punta a un bonus 4.0 anche per l’editoria

L’annuncio del sottosegretario Andrea Martella: “Vogliamo adattare al comparto gli incentivi già previsti per le imprese manifatturiere”. Al vaglio anche voucher per l’acquisto di abbonamenti digitali ai giornali

Pubblicato il 24 Set 2020

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I bonus 4.0 anche per lo sviluppo del settore editoriale. Lo ha annunciato in audizione alla Camera sul Recovery Fund, il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella. “Puntiamo a estendere e ad adattare al comparto editoriale e dei servizi di informazione e comunicazione gli incentivi del Piano transizione 4.0 già previsti dall’ordinamento vigente per le imprese manifatturiere – ha spiegato – E’ un passaggio cruciale per sostenere la dimensione industriale del settore editoriale, attraverso quel sistema di incentivi diretti e indiretti che oggi raggiunge solo i settori produttivi tradizionali”.

Il sottosegretario ha tra l’altro fatto riferimento al credito d’imposta per i beni strumentali e la formazione 4.0, all’accesso ai contributi in conto capitale e ai prestiti agevolati per l’implementazione di progetti digitali di marketing editoriale e per soluzioni tecnologiche di filiera. E anche per favorire l’evoluzione green, Martella ha parlato di incentivi all’uso di materiali riciclati nei processi di stampa.

Focus anche sull’alfabetizzazione digitale. “Vogliamo promuovere l’alfabetizzazione all’informazione digitale e alla lettura critica”, ha detto annunciando  “ulteriori stimoli alla domanda”, dopo quelli avviati con l’ultima legge di Bilancio, “che potrebbero trovare spazio nell’ambito del Recovery Fund”.

E ha spiegato: “Pensiamo a interventi indirizzati in particolare a fasce critiche della popolazione in primo luogo over 65, famiglie a basso reddito con figli minori, nella forma per esempio di contributi per l’acquisto di device e di abbonamenti a giornali e periodici, oppure di voucher per l’acquisto di prodotti editoriali da ritirare o spendere nelle edicole”.

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