VERSO IL 5G

Sostituzione Tv, Anitec-Assinform: “Servono incentivi rottamazione”

L’associazione promuove la road map del Mise per la liberazione della banda 700 Mhz. Ma chiede al governo maggior impegno economico “a supporto dell’adeguamento dei televisori ai futuri standard”

Pubblicato il 24 Lug 2019

L. O.

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Italia verso il 5G, Anitec-Assinform promuove la road map pubblicata dal ministero dello Sviluppo economico che culminerà nel 2022 con la liberazione della banda 700 a favore delle Tlc. Ma chiede un maggior impegno economico del Governo a supporto dell’adeguamento dei televisori ai futuri standard. Così da trasformare il prossimo “switch off” televisivo in un “volano per l’innovazione del Paese”. In particolare l’associazione propone l’adozione di strumenti – come l’ecobonus – “già ampiamente e positivamente utilizzati nell’ambito residenziale, ad esempio per l’efficientamento energetico e le ristrutturazioni”.

“Le misure integrative che proponiamo come associazione – dice Marco Gay presidente di Anitec-Assinform – rientrano in una visione di sistema: ad esempio la campagna di rottamazione dei vecchi tv indirizza temi di rilevanza generale per il Paese, quali il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici e la riduzione dei consumi energetici; una partita che va oltre la sola dimensione della televisione e che giustifica ampiamente un maggiore impegno“.

La road map rappresenta per l’associazione un “passaggio fondamentale per costruire da oggi al 2022 un percorso di accelerazione verso la tv del futuro. La più rapida diffusione delle tv di nuova generazione Dvb-T2 serve alla digitalizzazione del Paese”. Non solo consentirà il consolidamento della filiera della produzione e distribuzione di contenuti “ma permetterà anche – annota Anitec-Assinform – di fruire sullo stesso apparecchio di una più ampia integrazione con le altre piattaforme digitali di comunicazione e di servizi”.

Sono due le linee di intervento da prevedere verso gli utenti, secondo l’associazione: sensibilizzazione e sostegno economico. “Sarà necessario quindi sviluppare un piano di comunicazione coordinato, con il forte coinvolgimento di tutti gli stakeholder, accompagnato da incisive azioni di supporto da parte dei broadcaster televisivi – si legge nella nota di Anitec-Assinform -. È fondamentale inoltre l’introduzione di ulteriori misure di sostegno economico all’innovazione: in particolare un incentivo alla rottamazione dei tv obsoleti per l’acquisto di nuovi apparecchi che non solo siano allineati ai nuovi standard DVB-T2/HEVC, ma che integrino funzionalità smart, standard HbbTV e accesso a tutte le piattaforme televisive, IP compresa e  sgravi fiscali per l’adeguamento degli impianti riceventi”.

La sostituzione degli apparecchi riceventi, dice l’associazione, procede “a passo troppo lento per non creare al momento del passaggio al nuovo standard DVB T2, nel 2022, il rischio di escludere una parte consistente della popolazione dall’evoluzione in atto e sminuire gli effetti di un salto tecnologico molto promettente”.

“Il passaggio al nuovo standard – ha detto ancora Gay – è frutto di una visione di sistema, indipendente dai vendor, che va perseguita. Una visione che veda la transizione non solo un passaggio indispensabile per l’implementazione delle nuove reti di telecomunicazione, ma anche quale opportunità per promuovere l’evoluzione verso una maggiore qualità di fruizione dei contenuti e l’integrazione sullo stesso apparecchio di un novero crescente di servizi. Un’evoluzione che va a vantaggio di tutti, che si inserisce a pieno titolo nella digitalizzazione del Paese e che, per questo, deve trovare spinta in una maggiore incentivazione alla sostituzione degli apparecchi”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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