AGENDA DIGITALE

Angelucci: “Dare priorità a innovazione delle imprese”

Il presidente di Assinform plaude all’istituzione della cabina di regia governativa per la messa a punto dell’Agenda digitale. “Invitiamo il governo a guardare al rapporto con il settore IT come a una partnership che può offrire un contributo determinante”

Pubblicato il 09 Feb 2012

Federica Meta

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“Siamo soddisfatti che l’Agenda Digitale sia entrata finalmente nel programma di Governo e auspichiamo che l’istituzione della cabina di regia costituisca il primo passo per portare anche l’ltalia sulla via dell’innovazione per la crescita”. Lo dice Paolo Angelucci, presidente di Assinform. “Crediamo sia fondamentale che il tema dell’innovazione che l’Information Technology può portare al sistema delle imprese entri fin da subito nelle priorità della cabina di regia, puntando a far crescere competitività e opportunità occupazionali soprattutto per i giovani – continua Angelucci – per questo invitiamo il governo a guardare al rapporto con il settore IT come a una partnership che può offrire un contributo determinante nel percorso di attuazione dell’agenda digitale”.

Assinform ha una sua proposta programmatica sull’Agenda Digitale che si articola su 15 punti, toccando le infrastrutture di rete in fibra ottica, gli strumenti di Information Management, le applicazioni machine-to-machine, l’Internet delle cose, processi e sistemi per la digitalizzazione e la dematerializzazione nelle pubbliche amministrazioni, lo sviluppo del cloud e dell’e-commerce. Dai ministri che costituiranno la cabina di regia sono già arrivate indicazioni sugli obiettivi per l’Agenda Digitale come quello sulle Smart Cities, sul quale Assinform ha già avviato un progetto per la città di Milano, City+, che rappresenta un modello di distretto digitale in vista dell’Expo 2015.

“Dietro a tutto questo c’è l’industria italiana dell’Information Technology – sottolinea Angelucci – che investe in ricerca, in applicazioni, nuove soluzioni e infrastrutture tecnologiche. Un’industria formata da 90.000 imprese e 390.000 addetti, che genera un mercato di circa 20 mld di euro annui e un fattore moltiplicativo degli investimenti in termini di ricaduta diretta, indiretta e indotta tra le 3 e le 5 volte il valore. Ci aspettiamo che l’Agenda Digitale sappia sfruttare al meglio questo settore e trasformarlo, come avviene nei paesi avanzati, nella più formidabile leva competitiva per l’economia”.

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