AGENDA DIGITALE

App IO in crescita: 12mila servizi disponibili. Boom di download

Oltre 11 milioni di utenti hanno scaricato l’applicazione. E in 3,4 milioni la usano almeno una volta alla settimana. Coinvolti 5mila enti: Comuni in pole

Pubblicato il 19 Mag 2021

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Cresce a ritmo sostenuto la presenza di nuovi servizi sull’app IO, il punto di accesso mobile a tutti i servizi digitali della PA. A poco più di un anno dall’arrivo di IO sugli app store nella primavera del 2020, oltre 5 mila enti pubblici, a partire dai Comuni, hanno portato più di 12 mila servizi su questo nuovo canale digitale a disposizione di cittadini e PA.

È in aumento continuo anche il numero dei download dell’app, che supera gli 11,3 milioni. Per molti cittadini, IO è diventato uno strumento familiare, da utilizzare nella vita di tutti i giorni: sono in media 3,4 milioni le persone che aprono e consultano l’app settimanalmente.

Da aprile 2020 ad oggi, i dati relativi alla diffusione di IO – tra le piattaforme in carico alla società PagoPA Spa per accelerare la transizione digitale – mostrano un’adozione progressiva dell’app da parte delle pubbliche amministrazioni su tutto il territorio nazionale. In particolare, dall’inizio del 2021 si è osservata un’accelerazione. Stando al ritmo registrato solo nell’ultimo mese, ogni giorno fanno il loro ingresso in app quasi 30 enti, che rendono disponibili circa 50 nuovi servizi. Oltre il 95% degli enti oggi presenti su IO è costituito da Comuni – piccoli e grandi, dal Nord al Sud – che hanno avviato il percorso di integrazione dei propri servizi digitali in app, così da offrire a tutti i cittadini una nuova esperienza di interazione con lo Stato, più semplice, moderna ed efficace.

Guardando ai Comuni, la tipologia di servizi pubblici presenti in app varia a seconda delle singole amministrazioni, che – sfruttando le due principali funzionalità attualmente disponibili su IO – possono usarla per l’invio sicuro e personalizzato ai propri utenti di messaggi di notifica e avvisi di pagamento di varia natura. Tra i servizi locali già integrati in app:

  • quasi un servizio su tre di quelli oggi esposti si riferisce all’anagrafe: promemoria relativi alla scadenza della carta d’identità o del permesso di soggiorno, avviso di rilascio e pagamento della CIE (Carta d’Identità Elettronica), notifiche sull’aggiornamento di pratiche come il cambio di stato civile;
  • quasi uno su quattro dei servizi già integrati riguarda i tributi: dagli avvisi di scadenza alla possibilità di eseguire il versamento (come per la TARI);
  • tra le categorie di servizi ricorrenti anche quelli riferiti alla scuola: tramite IO si può essere informati – ad esempio – dell’apertura delle iscrizioni agli asili nido, della pubblicazione delle graduatorie e si può gestire il pagamento di diversi servizi scolastici (trasporto, prolungamento dell’orario, mensa);
  • numerosi, inoltre, i Comuni che rendono disponibili su IO i servizi che afferiscono alla mobilità: dagli avvisi sulla scadenza del pass per l’area ZTL al pagamento delle multe.

Un recente contributo all’adozione di IO da parte degli enti locali, quale supporto in termini di risorse,  è stato fornito dall’Avviso Pubblico per l’assegnazione di finanziamenti ai Comuni, a valere sul Fondo per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione. Per i mesi e gli anni che verranno l’impegno sarà ancora maggiore, visti gli obiettivi di digitalizzazione della PA a cui mira il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). IO è, infatti, uno dei pilastri che contribuiranno a rendere concreto il diritto alla cittadinanza digitale, grazie anche all’arrivo graduale in app di sempre più servizi a valore aggiunto di portata nazionale.

A Forum PA 2021 focus sul sistema operativo del Paese

Come garantire lo sviluppo di servizi pubblici digitali sempre più semplici, accessibili e a misura di utente? In questo appuntamento verranno approfondite le iniziative previste dal Piano triennale per l’Ict pubblico 2020-2022 in tema di design, usabilità e accessibilità di servizi e portali della PA, integrazione e diffusione delle piattaforme abilitanti (SPID, CIE, PagoPA, app IO), partecipazione delle amministrazioni italiane alle iniziative avviate sul tema a livello europeo (Single Digital Gateway, WADcher).

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