LA PA DEL FUTURO

Il Libro Bianco Fpa nelle mani della Bongiorno: “Grande contributo di innovazione”

Mochi Sismondi e Dominici consegnano al ministro le oltre 100 raccomandazioni frutto di pareri autorevoli e opinioni dei protagonisti della PA, Obiettivo: definire la nuova Agenda per l’innovazione della PA italiana

Pubblicato il 29 Nov 2018

bongiono

Definire la nuova Agenda per l’innovazione della PA italiana coinvolgendo stakeholder ed esperti. Questo l’obiettivo portato avanti da Fpa (Gruppo Digital360) che questa mattina ha presentato al ministro Giulia Bongiorno il “Libro bianco sull’innovazione della PA”. Dal ricambio generazionale del personale al ripensamento dei meccanismi di accesso alle carriere pubbliche, dal potenziamento delle competenze, non solo digitali, dei dipendenti pubblici alla governance dei processi di trasformazione. E sono alcune delle oltre 100 raccomandazioni azioni messe nero su bianco nel Libro Bianco Fpa, di cui alcune hanno già trovato risposta di recente, ad esempio quelle che chiedono lo sblocco del turnover e il lancio di della campagna di reclutamento di nuove leve e professionalità.

“Il Libro Bianco si basa su un metodo che sento di apprezzare e condividere – ha commentato il ministro Giulia Bongiorno -. Quando sono diventata ministro ho chiesto ai miei collaboratori quale potesse essere una bussola per orientarmi e mi è stata consegnata la prima versione, che era ancora in consultazione, di questo Libro Bianco, il cui valore sta proprio nella forma partecipata, nel contributo di una comunità consolidata di innovatori come quella di Fpa. Oggi non dobbiamo inventarci l’idea geniale e risolutiva per riformare la PA, ma portare avanti un confronto continuo con chi nella PA lavora da sempre e può indicare rimedi che non puntino sull’impatto mediatico ma possano davvero contribuire al cambiamento. Un approccio concreto, insomma, perché la trasformazione digitale e organizzativa della PA non richiede nuove grandi riforme, ma l’applicazione delle leggi già esistenti e l’omogeneizzazione dei servizi”.

Il Libro Bianco è il lavoro di molti mesi: la raccolta di contributi e raccomandazioni della community di innovatori ha fatto da base per la successiva messa a consultazione online del materiale (dal 28 giugno al 15 settembre 2018), dalla quale sono scaturiti oltre 200 commenti, la maggior parte relativi ai nuovi processi per la PA abilitante, soprattutto nei capitoli dedicati al pubblico impiego e ai nuovi modelli organizzativi. Le raccomandazioni parlano prima di tutto della necessità di promuovere una scelta di dirigenti capaci e motivati, cambiando radicalmente le modalità di accesso e di carriera – spiega Fpa – nonché un processo di valutazione che sia di accompagnamento alla crescita professionale, un reale, flessibile e stimolante riconoscimento del merito e una valorizzazione dei talenti in un ambiente in cui è possibile imparare e crescere; un costante incoraggiamento alla sperimentazione; una nuova intelligente e “agile” modalità di lavoro; la scoperta e la valorizzazione del sapere implicito nelle persone e nelle organizzazioni.

Molto partecipata anche la discussione sulla trasformazione digitale della PA in cui si segnala, in particolare, l’esigenza di definire una chiara governance dell’innovazione, che consenta di coordinare la transizione al digitale dei tanti Enti che erogano servizi pubblici, attraverso la razionalizzazione delle soluzioni e la condivisione delle competenze e delle risorse. In questo senso, è fondamentale organizzare una guida forte, capace di dare ascolto ai bisogni dei diversi territori e degli svariati stakeholder (pubblici e privati) che devono essere coinvolti nel processo di trasformazione digitale della PA. I commenti più significativi sono stati integrati nella versione definitiva del Libro Bianco presentata oggi al ministro.

“In questo anno di grandi cambiamenti, con la nascita di un nuovo governo e il rinnovamento degli organismi preposti alla governance dell’innovazione del Paese, come AgID e Team Digitale – ha spiegato Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Fpa – la nostra preoccupazione era che venissero azzerati tutti i processi di innovazione avviati con la precedente legislatura. È emersa quindi la necessità di valorizzare quanto già fatto e individuare allo stesso tempo gli aspetti più deboli o mancanti, su cui lavorare nei prossimi anni. Con il Libro Bianco abbiamo voluto dare una risposta a questa esigenza”.

“Una risposta aperta e collaborativa – ha sottolineato Gianni Dominici, Direttore generale di Fpa – che rispecchia il nostro impegno a facilitare, con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, la costruzione di una PA abilitante, in cui l’innovazione è considerata funzione di un nuovo modo di intendere lo Stato. In questa visione, infatti, obiettivi e risultati non vengono definiti dall’alto ma nascono dalla collaborazione tra i diversi attori coinvolti. Con la PA abilitante si realizza il principio costituzionale della sussidiarietà orizzontale, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori pubblici, privati e del non profit nella progettazione e gestione dei servizi avanzati”.

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE

 

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