Nasce la prima PA verde. Batte bandiera inglese

Sarà la Gran Bretagna il primo Paese al mondo con una Pubblica amministrazione “verde”. Il consulente del governo Brown per il Green IT, Catalina McGregor, ha annunciato una lista di 18 obiettivi che le PA di Sua Maestà devono raggiungere dal 2012.

Pubblicato il 08 Giu 2009

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Sarà la Gran Bretagna il primo Paese al mondo ad avere una
Pubblica amministrazione “verde”. Il consulente del governo di
Gordon Brown per il Green IT, Catalina McGregor, ha annunciato una
lista di 18 obiettivi che le PA di Sua Maestà devono raggiungere a
partire dal 2012. La lista è stata stilata dal Consiglio dei Cio
(Chief information officer), che raccoglie i responsabili dei
sistemi informativi di tutti dipartimenti governativi. “Già dal
prossimo luglio, mese in cui è previsto l’aggiornamento della
Greening Government Ict Strategy – puntualizza McGregor – partirà
la sperimentazione dei primi 10 target a cui le amministrazione si
dovranno adeguare, pena gravose sanzioni economiche. Del rispetto
delle regole saranno responsabili gli stessi Cio”. Anche se per
ancora non sono stati resi noti i dettagli dei 10 obiettivi
prioritari – li annuncerà in luglio Tom Watson, ministro per
l’Innovazione – la lista “ufficiosa” include l’obbligo di
ridurre le emissioni di Co2 dell’Ict pubblico dal 2012 per
arrivare ad una PA “carbon neutral” entro e non oltre il 2020.
La strategia green mira inoltre all’allungamento del ciclo di
vita di pc e stampanti. Ma lo sforzo verde della Gran Bretagna non
si ferma qui. “Stiamo lavorando anche con altri governi per
definire standard e regole internazionali sul Green IT – rivela
McGregor -. Per esempio sarebbe utile collegare le politiche
pubbliche sul risparmio energetico della PA alla certificazione
Epeat che attesta la conformità dei prodotti a ben 23 criteri
ambientali.”

Amministrato dal Green Electronics Council, il programma Epeat è
stato istituito con un finanziamento triennale concesso
dall’agenzia statunitense Epa (Environmental Protection Agency) e
si autofinanzia mediante la quota annuale versata dai produttori
che aderiscono al programma. “Il raggiungimento di obiettivi
green non deve essere una priorità strategica solo per il settore
pubblico – puntualizza il consulente di Brown per il Green IT – ma
anche per quello privato. Il governo si è già impegnato ad
intervenire per definire, ad esempio, regole certe per la gestione
dei data center delle aziende”.

Le imprese, da parte loro, dimostrano di essere sempre più
sensibili alla questione ambientale. Stando a uno studio condotto
da Campos Research per conto del Drt (Digital Realty Trust), che
raccoglie i produttori di data center, l’81% delle 100 aziende
intervistate (tutte con più di 5mila dipendenti e fatturato al di
sopra del milione di dollari) ha ammesso che i carbon cerdits fanno
parte delle loro strategie di Green IT (nel 2008 erano solo
l’8%). E il 73% considera l’efficienza energetica un aspetto
chiave.

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