#ROAD2FORUMPA2020

Smart working, 5mila risposte al panel di FPA. Risultati il 3 giugno

Grande partecipazione al sondaggio che punta a comprendere come è cambiato il modo di lavorare e come mettere a valore l’esperienza fatta durante il lockdown

Pubblicato il 25 Mag 2020

smart home- smart working

In un solo mese sono arrivata circa 5.200 risposte al Panel PA “Strategie individuali e organizzative di risposta all’emergenza”, l’indagine rivolta alla community di FPA nel percorso #road2forumpa2020 di avvicinamento all’evento online di luglio. I numeri testimoniano quanto sia sentita l’esigenza di riflettere sulle misure adottate (nel pubblico e nel privato) per rispondere all’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. Una situazione che ha messo in crisi molti settori e che ha imposto, in generale, anche al mondo del lavoro di rivedere schemi, modalità e prassi consolidate.

Durante il lockdown si è assistito all’adozione massiva del lavoro a distanza (che si può definire davvero smart working solo in alcune realtà innovative, dove era già in sperimentazione): una scelta obbligata, ma che potrebbe offrire il punto di partenza per ridisegnare il futuro del post-emergenza. Il Panel PA ha voluto, quindi, portare un contributo proprio in questo senso: scoprire cosa ha funzionato e cosa no, condividere le strategie migliori, imparare dall’esperienza.

I risultati del Panel saranno svelati il 3 giugno, dalle ore 11.30, nel corso del Digital Talk “Smart working, ma non solo. Lezioni apprese per un nuovo modello di lavoro pubblico”.

L’indagine mira a far emergere la visione e l’approccio allo smart working da parte delle organizzazioni e se, in questo momento, i lavoratori coinvolti lo vedono o meno come un’opportunità. E’ stato chiesto prima di tutto quali misure di gestione del personale abbia adottato l’azienda o l’ente per rispondere all’emergenza. In caso di adozione dello smart working, si è andati a scoprire quindi alcune informazioni di dettaglio: se era stato già adottato prima delle disposizioni del Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza, quali ostacoli ne impediscono eventualmente l’adozione, come si sono organizzati i lavoratori in smart working e come stanno vivendo questa esperienza (per alcuni del tutto nuova). Si tratta di organizzazione degli spazi, del tempo di lavoro, della strumentazione disponibile, delle competenze e della preparazione acquisite, della formazione ricevuta. Oltre ad aspetti oggettivi, ci si sofferma poi sulla percezione della propria esperienza lavorativa: l’efficacia lavorativa è rimasta inalterata, migliorata o peggiorata? E l’interazione con responsabili e colleghi? Quali gli aspetti giudicati più negativi di questa esperienza e quali, invece, i punti di forza e i vantaggi?

Infine, come si guarda al futuro? Su quali fattori puntare e investire per fare in modo che questa modalità di lavoro possa essere utilizzata in maniera ottimale e ordinaria? Nella PA tornerà tutto come prima, oppure prevarrà una cultura del cambiamento, basata sulla flessibilità e sulla cooperazione all’interno degli enti, fra gli enti e nei rapporti con i cittadini e le imprese?

L’appuntamento è quindi il 3 giugno, a partire dalle ore 11.30. Per registrarsi è necessario accedere a questa pagina e ed effettuare il login per accedere al Digital Talk.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati